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Cosa succederà al mercato delle auto nel 2023?

5' di lettura 24/02/2023 - È notizia di qualche giorno fa: l'Europa ha detto addio alle auto alimentate a combustibili. Entro il 2035 le auto che emettono CO₂ nell'atmosfera non potranno essere vendute. Ma c’è un ulteriore obiettivo: dal 2050 nessun veicolo che non sia a emissioni zero potrà circolare sulle strade.

È appena iniziato il 2023, e siamo rispettivamente a 12 e a 27 anni dalle due scadenze. Quali saranno i cambiamenti previsti nel mercato automobilistico per questo anno? Sicuramente non ci saranno sorprese perché le tendenze sono tutte già presenti, probabilmente verranno ampliate. Attenzione però: non è oro tutto quel che luccica, accanto alla digitalizzazione e alla transizione ecologica le sfide diventano sempre più difficili da affrontare. Ad esempio, grazie alla digitalizzazione cambierà anche il modo attraverso cui ripariamo le nostre auto. Non solo, anche le modalità attraverso cui le auto ci avviseranno di alcuni problemi, come l’attivazione della spia motore, per saperne di più clicca qui. Vediamo insieme le sfide dell’automotive nel 2023.

L’auto elettrica

Per molti è il momento del cambiamento radicale. Ci sono quelli che guardano con ampio ottimismo al passaggio verso l’elettrico e pensano che il 2023 sarà l’anno della svolta. Tuttavia, sono tanti i problemi legati a una macchina elettrica e anche a quelle ibride che non siano Mild Hybrid e che spesso ottimizzano pochissimo un motore che è ancora per la maggior parte a combustione. Certo è che le auto elettriche stanno diventando sempre più presenti sulle strade. In particolare, esistono alcune auto, soprattutto city car, che hanno prezzi giusti e possono essere acquistate senza doversi troppo svenare, in particolare grazie all’utilizzo degli ecobonus. Ci sono però ancora alcuni ostacoli presenti: nonostante tanti investimenti, le colonnine di ricarica non sono molto presenti sul territorio nazionale e le auto elettriche, data la loro poca autonomia, funzionano bene per le città e meno per le periferie, tanto meno per i lunghi viaggi in auto. Questo perché le colonnine che ricaricano a velocità rapida sono più una chimera che realtà. Il costo delle auto elettriche, nonostante sia sceso di parecchio negli ultimi anni, è ancora alto e non tutti possono permettersele. Anzi, proprio per i prezzi esorbitanti che i veicoli nuovi presentano, in molti decidono di acquistare l’usato testato e garantito.

L’auto e la città

La mobilità nella città è la più grande sfida, questo perché sono proprio i centri urbani densamente popolati ad avere particolari necessità di ridurre le emissioni e la presenza di polveri tossiche presenti nell’aria e che i loro cittadini respirano. Il fatto è che l’auto, così comoda, può anche essere un grande incubo legato all’imponente traffico e al parcheggio, alla presenza massiccia di spazio pubblico che occupano. È necessario, quindi, implementare uno sviluppo sul trasporto pubblico locale sulle città più grandi, in modo tale da sfavorire l’utilizzo dell’auto per entrare nel centro abitato, mentre per quelle più piccole creare modelli pedonali e ciclabili in particolare per i centri storici. Al di fuori delle vie più problematiche, è bene incentrare lo sviluppo sulla mobilità sostenibile e sull’elettrificazione. In più, è necessario, per non avere uno sguardo miope sulla realtà, implementare modalità di congiungimento tra periferia e città. In questo modo si ridurrà la presenza di auto in città. In alternativa, è necessario spingere sulle forme condivise, che non hanno ancora preso molto piede in Italia, come car sharing, motosharing, scooter elettrici, monopattini...

Le auto a noleggio

Sul mercato dell’automobile non ci saranno poi grandi cambiamenti. Le grandi differenze col passato si sono create nel tempo e ancora la possibilità di comprare online non è molto comune, né in Italia, né in Europa, ma nemmeno negli Stati Uniti. In più, gli attuali problemi legati alla produzione rimarranno e quindi si continueranno a vendere auto a prezzo alto e il mercato rimarrà stagnante. Certo, la vendita di auto ibride ed elettriche si consoliderà, ma non arriverà ai livelli previsti. C’è però una particolarità, ed è un trend del mercato dell’usato che sta crescendo. Ovvero la propensione al noleggio. Non è il classico noleggio a due tre giorni, ma a 12-15 anni, con prezzi decrescenti. Alcune case automobilistiche lo stanno già proponendo. È un sistema che si basa sulla creazione di un abbonamento, allo stesso modo con cui si fanno i contratti Sky o Netflix.


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Il costo delle auto

Lo abbiamo già preannunciato. Il mercato delle auto non è dei migliori in questo momento. Le auto costano molto, più che in passato e per una utilitaria si devono spendere diverse migliaia di euro. Sì, esistono alcune alternative economiche, ma sono più l’eccezione che la regola e spesso non hanno quella qualità che si richiede a un produttore italiano o europeo. Cambierà? Si tornerà indietro? Impossibile, al momento il prezzo delle auto è alto per i motivi che sappiamo: crisi degli equipaggiamenti, nella produzione, difficoltà nella consegna, imponente rivalutazione dell’usato. Ma anche per una componentistica sempre più digitale, connessa, che richiede un prezzo maggiore di produzione tra software, hardware e computer di bordo…

Carsharing

Grandi problemi nell’elettrificazione per il 2023, se il governo non sceglierà di spingere verso un più ampio finanziamento all’infrastruttura. Anche se tutti i cittadini delle grandi metropoli decidessero di acquistare auto elettriche saremmo di fronte a un’imponente problematica: dove le ricarichiamo queste auto? Avremmo la capacità energetica per farlo? Quanta energia in più dovremmo produrre per soddisfare il fabbisogno? E sarebbe sostenibile o lo faremmo attraverso la combustione di gas e idrocarburi? Inoltre, negli ultimi tempi alcuni cittadini hanno una nuova consapevolezza: non desiderano necessariamente avere un’auto di proprietà. Perché? Esistono delle possibilità nuove, come il carsharing, ma anche sulla possibilità di condividere un’auto per andare al lavoro. È un dato di fatto.

I veicoli aziendali sostenibili

La mobilità sostenibile all'interno delle flotte aziendali decollerà nel 2023. Si stima che le flotte elettriche generino risparmi tra 2.000 e 3.000 euro per veicolo all'anno rispetto a flotte equivalenti di veicoli a combustione. Oggi, infatti, essere sostenibili è un vantaggio competitivo, soprattutto per le aziende italiane ed europee, che sono obbligate per legge a ridurre le loro emissioni di carbonio.


   

di Redazione





Questo è un articolo pubblicato il 24-02-2023 alle 15:02 sul giornale del 24 febbraio 2023 - 70 letture

In questo articolo si parla di economia, redazione, articolo

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