utenti online

“L’odio indiscriminato è una malattia dell’anima” Conversazione del Prof. Roberto Mancini su Hetty Hillesum

2' di lettura 30/01/2023 - Sabato scorso alle ore 8,00 si è tenuta una conversazione del Prof. Roberto Mancini, docente di Filosofia teoretica all’Università degli studi di Macerata, con gli studenti del Liceo Campana sulla figura di Etty Hillesum, giovane ebrea olandese, morta a 29 anni nel lager di Auschwitz.

Un incontro che si inserisce all’interno delle celebrazioni per la Giornata della Memoria e che rappresenta una risposta toccante e carica di speranza nei confronti della immane tragedia della Shoah. Una riflessione e un’occasione di dialogo con gli studenti, a partire dalle pagine dei diari della Hillesum.

“Etty è uno specchio per noi, per capire questo giorno.” - ha affermato il Prof. Mancini - “Non era una santa, ma una ragazza che cercava se stessa.” Appassionata della vita, Etty comprende che siamo fatti per vivere in armonia con gli altri e la stessa esperienza del campo di sterminio diventa l’occasione per vivere in modo più profondo e autentico, per “vivere con l’anima”. Etty riesce a provare gratitudine per la vita anche nei momenti di più profondo dolore, a nutrire compassione per i suoi stessi aguzzini e ad aprirsi alla speranza, non di sfuggire alla morte, ma di contribuire alla nascita di una società futura capace di vincere sull’odio e sulla malvagità.

Questa sua coscienza, priva di odio e sempre fiduciosa, ci permette di comprendere il senso della memoria, intesa in primis come memoria storica, conoscenza cioè della verità di ciò che è accaduto, ma anche come memoria etica, consapevole del valore inestimabile che ha ogni singola persona umana.

I diari della Hillesum descrivono il cammino di crescita umana di questa giovane donna, che sceglie di non sottrarsi al campo di sterminio, ma di condividere la sofferenza di tanti. Qual è dunque il messaggio che Etty ancora oggi lascia alle nuove generazioni e a ognuno di noi? Resistenza e resa: resistenza alla violenza e resa alla legge dell’amore. Etty ci invita a stare in guardia, per evitare di arrenderci inconsapevolmente alle forze che ci rendono schiavi (sistema politico, mode, ideologie) e resistere all’amore; un richiamo quotidiano ad un’integrità morale, coscienti, come afferma Buber, che per fare il male basta una parte di noi, mentre per fare il bene serve l’impegno di tutti noi stessi.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 30-01-2023 alle 08:27 sul giornale del 30 gennaio 2023 - 120 letture

In questo articolo si parla di scuola, cultura, comunicato stampa, scuola, incontro, testimonianza, memoria

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve https://vivere.me/dPL8





logoEV
logoEV
qrcode