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Una iniziativa sociale e culturale

3' di lettura 12/11/2022 - Quella dell’11 novembre 2022 è stata una serata memorabile che ha visto impegnarsi con gli stessi intenti sociali e culturali, tre Associazioni osimane: Italia Nostra, il Lions e l’Unitre. Il motivo era la presentazione di un’impresa di ampio spessore, la spedizione in Alaska e la conquista del monte Denali 6.190 m, da parte dell’anconetano Renato Malatesta. Nell’aula magna dell’Istituto Campana, gremito di folla, il vice- presidente del Club Lions Nazareno Donzelli ha presentato il relatore Malatesta, accompagnatore di media montagna, iscritto al collegio guide alpine delle Marche, accompagnatore nazionale del Cai di Ancona, con alle spalle migliaia di scalate in Italia e all’estero.

ll saluto di benvenuto della presidente del Lions Sirena Rosciani ha sottolineato la soddisfazione di cooperare con le altre associazioni, specificando che la conquista della montagna rispecchia la vita quotidiana che ci prefigge sempre di avere un obiettivo da raggiugere. Poi la parola è passata alla presidente di Italia Nostra Rosalba Roncaglia che, ringraziando il relatore, gli ha chiesto qual è la ragione che lo spinge a scalare, malgrado il rischio e quali sono le minacce che corre la montagna per le cambiate condizioni atmosferiche e il comportamento scorretto dei turisti e degli scalatori. Infine è intervenuto Germano Vicarelli, in rappresentanza della presidente dell’Unitre Antonietta Mattioli, socio del Direttivo e docente che ha in comune con il Malatesta l’amore per la montagna e una esperienza di escursionista. ” La passione per la montagna e il desiderio di raggiugere l’obiettivo –così ha esordito Renato Malatesta- sono le ragioni che mi esortano a farlo, però sempre con una preparazione adeguata e con l’intento di ritornare”. Da tempo sognava e preparava quell’impresa, che ha potuto realizzare soltanto nel maggio 2022, data la sospensione per la pandemia, in compagnia dell’ascolano Mario Salvi, fisioterapista e appassionato di alta quota e del bergamasco Pietro Gatti, libero professionista e alpinista. Per mezzo di slides e di foto il relatore ha raccontato le fasi del suo percorso, con varie soste dovute al maltempo. Solo nel pomeriggio del 13 maggio, il gruppo ha potuto raggiugere, con un aereo-taxi, il campo base a 2.190 m. “ Non è stata una passeggiata- così ha continuato Malatesta-ci siamo spostati da un campo a un altro con le slitte cariche di materiale tecnico, quando siamo riusciti a sportarci al campo 2 a 3.400 m, abbiamo dovuto fare i conti con temperature rigidissime e bufere di neve, chiusi nelle piccole tende.

” Tante le difficoltà da superare, dal trasportare in spalla zaini pesantissimi, al convivere in tenda , al cucinare all’aperto, allo scavare trincee protettive di ghiacci,.al sotterramento del materiale usato, e ad adeguarsi a regolare i bisogni fisici. Dopo 10 giorni, solo Malatesta e Salvi sono riusciti a guadagnarsi la vetta, Gatti si è dovuto fermare prima. Il tricolore rimediato e infisso nella neve e la conquista di un dischetto premio per gli scalatori sono i testimoni della conquista del monte Denali in Alaska. Nella via del ritorno però, l’anconetano ha dovuto interrompere il rientro per il congelamento delle dita della mano sinistra e conseguente degenza all’ospedale di Ancorage per le cure del caso. Guardando quelle foto di panorami mozzafiato, di persone provate dal freddo e dalla fatica, il pubblico si è sentito partecipe di quell’evento, ammirando il coraggio dell’intrepido scalatore che sta già organizzando una nuova impresa: la scalata del Kilimangiaro.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 12-11-2022 alle 17:26 sul giornale del 13 novembre 2022 - 404 letture

In questo articolo si parla di attualità, conferenza, territorio, comunicato stampa

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