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Osimo, fermate bus pericolose: passeggeri costretti ad attraversare la Statale senza “zebre” e illuminazione

2' di lettura 28/10/2022 - Attraversare una Statale; farlo senza l’ausilio di strisce pedonali o sottopassaggi, spesso al buio e destreggiandosi tra automobili che viaggiano ben oltre il limite di velocità consentito. È quanto sono costretti a fare, ogni giorno, decine di passeggeri delle linee “N” ed “O” di Conerobus, quelle che da Osimo portano ad Ancona e viceversa.

Attraversare una Statale; farlo senza l’ausilio di strisce pedonali o sottopassaggi, spesso al buio e destreggiandosi tra automobili che viaggiano ben oltre il limite di velocità consentito. È quanto sono costretti a fare, ogni giorno, decine di passeggeri delle linee “N” ed “O” di Conerobus, quelle che da Osimo portano ad Ancona e viceversa.

Le fermate interessate

I punti maggiormente critici sono due: la fermata “a chiamata” dell’ex discoteca Odessa (sotto il cavalcavia del Cargopier) e quella – sempre a chiamata – nei pressi del McDonald’s di Osimo Stazione. Come mostrano le foto satellitari di Google Maps, infatti, la palina che determina la possibilità di scendere o salire dal mezzo è posta in una posizione tale da non offrire riparo a chi dovesse attendere l’arrivo dell’autobus e – per la linea Osimo-Ancona – da costringere i passeggeri ad attraversare la SS16 – priva di strisce pedonali o sotto/sovrapassaggi - pur di raggiungere la postazione designata. A questo, poi, è necessario aggiungere una cronica carenza di illuminazione notturna, che nei mesi invernali rende ancora più pericoloso l’attraversamento o la sosta già nelle ore tarde del pomeriggio. Un mix letale, specialmente se contestualizzato: la SS16, nello specifico, nel tratto Camerano-Osimo Stazione, è una strada senza particolari misure di dissuasione in grado di spingere gli automobilisti a contenere la propria velocità entro i limiti. Ecco che, allora, non è raro vedere veicoli sfrecciare anche a 90 o 100 chilometri orari e farlo passando a poca distanza da chi sosta a bordo strada in attesa di salire su un autobus o da chi attraversa la carreggiata per raggiungere la palina. Sono assenti, inoltre, adeguati sistemi di segnalazione che possano ragguagliare gli automobilisti sulla possibile presenza di

I fruitori

Ad aggravare ulteriormente una situazione già particolarmente preoccupante ci pensa la natura stessa delle due fermate. Site in una zona industriale e nei pressi di locali particolarmente frequentati, i fruitori sono prevalentemente lavoratori e giovani – o giovanissimi – che si ritrovano per una serata in compagnia. Gli stessi, oltre a frequentare in maniera assidua e cospicua quegli spazi, ne usufruiscono soprattutto in orario pomeridiano o notturno, basti pensare a chi “smonta” dal proprio turno di lavoro oppure a chi deve rincasare dopo una cena fuori.

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Questo è un articolo pubblicato il 28-10-2022 alle 17:03 sul giornale del 29 ottobre 2022 - 906 letture

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