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Riapertura dopo il restauro della Choesa di San Biagio

3' di lettura 11/10/2022 - Dopo i lavori di restauro, la chiesa di San Biagio riaprirà giovedì 13 ottobre, alle ore 18.30. La riapertura della chiesa di Corso Mazzini chiuderà la nona edizione della rassegna estiva “Scrigni Sacri. Le meraviglie dell’arte”, organizzata dal Museo Diocesano di Ancona. Per l’occasione saranno eseguiti brani dalla Cappella Musicale “San Ciriaco”.

Sono previsti i seguenti interventi: – Don Luca Bottegoni, Direttore dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici

– Arch. Cecilia Carlorosi, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino

– Laura Fadda, operatrice del Museo Diocesano di Ancona

– S. E. Mons. Angelo Spina, Arcivescovo Metropolita di Ancona-Osimo

Chiusa da tempo a causa di intonaci staccatisi dalla parete esterna, la chiesa negli ultimi due anni ha ricevuto importanti interventi di restauro sia nella struttura generale, che nella parte interna in cui sono stati restaurati gli stucchi, le pareti e le opere pittoriche della volta e dell’abside dell’altare. È stato fatto il nuovo impianto elettrico con i corpi illuminanti e sono stati ripuliti l’intera facciata e il portale in pietra. I lavori sono stati eseguiti grazie al contributo della Cei e dell’Arcidiocesi di Ancona-Osimo, con bonus fiscale e con fondi propri della Rettoria di San Biagio.

Grazie al restauro, la chiesa torna dunque a splendere e ospiterà l’adorazione eucaristica. Sarà una chiesa aperta nel centro di Ancona, nelle ore del giorno, e chi vorrà potrà entrare e pregare davanti al Santissimo Sacramento. «Nel cuore della città – dichiara Mons. Angelo Spina, Arcivescovo Metropolita di Ancona-Osimo - c’è uno scrigno prezioso di arte e di fede: la chiesa di San Biagio. Tanto cara agli anconetani, custodisce il tesoro della Chiesa: la Santa Eucaristia. Passando davanti a questa chiesa, come i discepoli di Gesù, chiediamo: “Resta con noi Signore perché si fa sera”. E Lui si ferma con noi, perciò siamo invitati a pregare e ad adorare, in silenzio davanti a Gesù, Pane di vita eterna, per avere pace e salvezza per la nostra vita».

STORIA DELLA CHIESA

L’antico edificio fu eretto nel 1667 per poi essere ricostruito nel 1745 ad opera dell’architetto Giovan Battista Urbini, canonico della Collegiata di Santa Maria della Piazza. I lavori si conclusero nel 1748 e la chiesa venne consacrata nel 1752. A finanziare i lavori fu la Confraternita di Santa Maria del Suffragio e di San Biagio, fondata agli inizi del ‘400 da una colonia di Dalmati. All’edificazione della chiesa partecipò, come ricordato in una lapide nell’abside, anche il marchese Francesco Trionfi, l’anconetano più facoltoso dell’epoca. Nel 1782 Papa Pio VI concesse l'indulgenza plenaria a chi avesse visitato la chiesa.

La facciata in cotto a vista è su due ordini, con 4 lesene ciascuno, finestrone e timpano. L’interno è ad un'unica navata con abside, con 4 altari laterali e soffitto con volta a botte lunettata. Gli stucchi che ornano la zona alta, come i capitelli delle lesene, i festoni nel fregio, la Gloria sopra l’altare maggiore, sono opera di Gioacchino Varlè, scultore anconetano del Settecento. La pala d’altare San Biagio che intercede per le anime del Purgatorio è di Domenico Simonetti detto il Magatta, pittore anconetano del Settecento. Agli altari laterali: l'Immacolata di Bernardino Bini, anconetano, e la Madonna con San Giacomo, unica opera pittorica rimasta della vasta produzione di F.M. Ciaraffoni, pittore e architetto. Un altro dipinto nell’altare laterale di destra raffigura i Santi Andrea Apostolo e Nicola da Bari, attribuito a D. Peruzzini.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-10-2022 alle 15:06 sul giornale del 11 ottobre 2022 - 38 letture

In questo articolo si parla di cultura, attualità, restauro, territorio, Arcidiocesi Ancona Osimo, comunicato stampa

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