Il ritorno trionfale degli dei

Lunga e difficoltosa è stata la gestazione della pièce che doveva andare in scena due anni fa, ma a causa della pandemia, è stato un sogno nel cassetto della Regista e della Presidente M.Antonietta Mattioli. Gli attori, studiando la loro parte in attesa di esibirsi, sono entrati talmente nel loro ruolo, da sentirsi veri e propri Dei e lo hanno dimostrato il pomeriggio del 18 giugno, calcando finalmente il palcoscenico del Teatro La Fenice, davanti a un buon numero di spettatori attenti e motivati.
“Nessuno di voi è più bravo di un altro- soleva ripetere la Tittarelli-voi siete una squadra e il successo di ognuno è il successo di tutti” Ed è questo il principio che ha amalgamato gli attori e li ha trasformati in un gruppo vincente, dove tutti si sono sentiti indispensabili, sorretti dalla comprensione dei colleghi e spronati dai consigli, spesso incandescenti, della Tittarelli. Gli interpreti hanno dato il meglio di loro stessi, partendo da Massimo Falco (Apuleio) a Franco Mancini (Lucio), inimitabili nei loro ruoli. Simpatiche sono state le schermaglie amorose tra Gilberto Sisti (Giove) e Rossella Bellezze(Giunone) Brava M.Teresa Montevidoni nei panni di Venere, simulando con una danza ritmica la nascita della Dea. Scoppiettante l’incontro-scontro tra Pasquale Piserchia (Mercurio) e Rossana Giorgetti (Regista) L’atmosfera è diventata surreale quando Giusi Persichini (Psiche) e Roberto Cantori( Cupido) ispirati dalla musica, hanno inscenato una danza, velatamente sensuale. Vivace e divertente è stato il dialogo tra Psiche e le due sorelle impiccione, magistralmente interpretate da Antonetta Mattioli e Angela Teresa Maggiani. Bella e convincente è stata anche Rossana Ascani, una Minerva volutamente crudele. Con movimenti aggraziati si sono poi esibite le Ninfe: M.Grazia Tittarelli, Rossella Bellezze e Patrizia Ottonieri, volteggiando leggiadre tra un turbinio di veli, ad esse ha fatto da contrappunto l’apparizione esplosiva di Fabio Pasqualini, un Narciso perfetto per aspetto e carisma. Imponente e credibile è stato anche Raffaele Arbore, nei panni di suo padre Apollo
La maestosità di Antonietta Catozzi ( Penelope) ha poi riempito la scena, riportando in vita il mitico mondo dell’Odissea. Hanno, senza dubbio, contribuito al meritato successo, le scene appropriate di Giusi Persichini, i bellissimi costumi di Nadia Tassi, le musiche affidate alla disponibilità di Stefania Blasi ma soprattutto una regia calibrata e rigorosa, innata dote di M.Grazia Tittarelli che si è messa i gioco anche come attrice e giocoliera.

Questo è un articolo pubblicato il 24-06-2022 alle 11:38 sul giornale del 25 giugno 2022 - 171 letture
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