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Il ritorno trionfale degli dei

2' di lettura 24/06/2022 - Il titolo della Commedia iniziatica “Il ritorno degli Dei” era accattivante, il nome di PierGiorgio Mariotti, l’autore del testo, tratto da “l’Asino d’Oro” di Apuleio, era una garanzia così che il successo è stato assicurato, grazie all’organizzazione perfetta dell’UNITRE e all’impegno della sua Compagnia teatrale “I Colori delle Note”, diretta da Maria Grazia Tittarelli.

Lunga e difficoltosa è stata la gestazione della pièce che doveva andare in scena due anni fa, ma a causa della pandemia, è stato un sogno nel cassetto della Regista e della Presidente M.Antonietta Mattioli. Gli attori, studiando la loro parte in attesa di esibirsi, sono entrati talmente nel loro ruolo, da sentirsi veri e propri Dei e lo hanno dimostrato il pomeriggio del 18 giugno, calcando finalmente il palcoscenico del Teatro La Fenice, davanti a un buon numero di spettatori attenti e motivati.

“Nessuno di voi è più bravo di un altro- soleva ripetere la Tittarelli-voi siete una squadra e il successo di ognuno è il successo di tutti” Ed è questo il principio che ha amalgamato gli attori e li ha trasformati in un gruppo vincente, dove tutti si sono sentiti indispensabili, sorretti dalla comprensione dei colleghi e spronati dai consigli, spesso incandescenti, della Tittarelli. Gli interpreti hanno dato il meglio di loro stessi, partendo da Massimo Falco (Apuleio) a Franco Mancini (Lucio), inimitabili nei loro ruoli. Simpatiche sono state le schermaglie amorose tra Gilberto Sisti (Giove) e Rossella Bellezze(Giunone) Brava M.Teresa Montevidoni nei panni di Venere, simulando con una danza ritmica la nascita della Dea. Scoppiettante l’incontro-scontro tra Pasquale Piserchia (Mercurio) e Rossana Giorgetti (Regista) L’atmosfera è diventata surreale quando Giusi Persichini (Psiche) e Roberto Cantori( Cupido) ispirati dalla musica, hanno inscenato una danza, velatamente sensuale. Vivace e divertente è stato il dialogo tra Psiche e le due sorelle impiccione, magistralmente interpretate da Antonetta Mattioli e Angela Teresa Maggiani. Bella e convincente è stata anche Rossana Ascani, una Minerva volutamente crudele. Con movimenti aggraziati si sono poi esibite le Ninfe: M.Grazia Tittarelli, Rossella Bellezze e Patrizia Ottonieri, volteggiando leggiadre tra un turbinio di veli, ad esse ha fatto da contrappunto l’apparizione esplosiva di Fabio Pasqualini, un Narciso perfetto per aspetto e carisma. Imponente e credibile è stato anche Raffaele Arbore, nei panni di suo padre Apollo

La maestosità di Antonietta Catozzi ( Penelope) ha poi riempito la scena, riportando in vita il mitico mondo dell’Odissea. Hanno, senza dubbio, contribuito al meritato successo, le scene appropriate di Giusi Persichini, i bellissimi costumi di Nadia Tassi, le musiche affidate alla disponibilità di Stefania Blasi ma soprattutto una regia calibrata e rigorosa, innata dote di M.Grazia Tittarelli che si è messa i gioco anche come attrice e giocoliera.








Questo è un articolo pubblicato il 24-06-2022 alle 11:38 sul giornale del 25 giugno 2022 - 194 letture

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