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Vas Marche: "Appello ai Sindaci di Osimo, Filottrano e Montefano in merito alla enorme devastante richiesta di ampliamento della ditta Valle dell'Asino"

3' di lettura 10/06/2022 - Pochi giorni fa, il 5 giugno, si è celebrata la Giornata Mondiale dell’Ambiente che, quest’anno, ha avuto come tema il “Ripristino degli Ecosistemi”. Obiettivo? Prevenire, fermare e invertire i danni inflitti agli ecosistemi del pianeta, cercando di passare dallo sfruttamento della natura alla sua guarigione. È stato così lanciato il Decennio delle Nazioni Unite per il Ripristino dell’ecosistema, con la missione di far rivivere miliardi di ettari, dalla cima delle montagne alle profondità del mare, dalle foreste ai terreni agricoli.

E mentre si discute di questo, a livello mondiale qui, nelle Marche, stiamo remando in senso inverso, con i sindaci di tre comuni, Osimo, Filottrano e Montefano, chiamati ad esprimersi sull’ulteriore scempio di una porzione di territorio già deturpata quindici anni fa da un progetto ad alto impatto ambientale, che ora la proprietà vorrebbe ingrandire trasformando il fondovalle di Scaricalasino in una colata di cemento dove far fermentare rifiuti provenienti da tutta Italia.

Poco importa all’imprenditore responsabile di questo scempio, che le colline un tempo verdeggianti dove ora sorge il suo impianto di compostaggio, da cui si levano miasmi insopportabili per tutti i residenti, fossero ricche di fauna e flora selvatica, ora completamente sparita.

Poco importa che vi si affacci un monumento storico come l’Abbazia di Veragra (risalente al XIII secolo), catalogato tra i beni culturali della Regione Marche, che lo cita sul proprio sito istituzionale.

Per il proprietario dell’impianto, questo era ed è «un territorio agricolo senza valore». Così privo di valore da volerlo ulteriormente deturpare, ridurre a un business privato maleodorante e rumoroso, con un quotidiano andirivieni di grossi camion carichi di rifiuti, altamente impattante e che, oltretutto, non crea nessuna opportunità di lavoro e di ricchezza per i comuni sul cui territorio è stato costruito.

Tutto questo mentre le Nazioni Unite vogliono ripristinare i terreni agricoli e la nostra Costituzione recita, all’articolo 9: «La Repubblica tutela paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali».

“L’essere umano ha la responsabilità nei confronti del Creato e l’ambiente è un dono collettivo, patrimonio di tutta l’umanità”, come sostiene Papa Francesco.

L’inquinamento di aria, terra e acqua è ancora inarrestabile, la Terra è una sola e la stiamo distruggendo come locuste in un campo di grano: consumo del suolo, distruzione di biodiversità, opere devastanti, inquinamento di fiumi e falde, traffico di rifiuti.

Chiediamo ai sindaci di Osimo, Filottrano e Montefano che si soffermino a riflettere su queste parole prima di esprimersi in merito all’impianto “mostre” della Valle di Scaricalasino Il nostro territorio ha bisogno di essere valorizzato, non violentato. Ma i primi a crederci devono essere proprio coloro che lo amministrano. Ci auguriamo che sappiano fare la scelta giusta.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 10-06-2022 alle 09:36 sul giornale del 11 giugno 2022 - 1386 letture

In questo articolo si parla di ambiente, attualità, vas, terriotorio, comunicato stampa

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