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Meeting in presenza per il Lions Club di Osimo: tema l’Afghanistan.Racconti del Prof Pino Attili e il luogotenente Sandro Tombolesi

3' di lettura 05/10/2021 - Il 30 settembre 2021, una data da ricordare per il Club Lions di Osimo che ha finalmente ha potuto organizzare un meeting in presenza. In quest’ultimo anno il Club, per salvaguardare la salute dei soci è ricorsa a riunioni virtuali, sviluppando nuove idee e nuovi modi di connettersi.

Accolti dal presidente Paolo Campanelli, i soci si sono ritrovati in sede, felici di riprendere la normalità dei loro incontri. Il tema scelto, di grande attualità era l’Afghanistan e a parlarne due osimani, il Prof Pino Attili, vissuto vari anni in quella zona che ha immortalato nei suoi dipinti e nelle sue fotografie, coadiuvato da un altro testimone della storia di quel Paese, il luogotenente Sandro Tombolesi che vanta 7000 ore di volo, di cui 1000 nelle zone di guerra. Presentato dal presidente Campanelli, ha preso la parola il Prof.Attili che, servendosi di slides, ha subito creato l’atmosfera adatta per portare direttamente il pubblico in Afghanistan. Da DJ nella discoteca Bloody Mary di Osimo, Attili, laureatosi in Lingue e Letterature straniere, nel 1972 ha svolto il ruolo do Lettore di Lingua Italiana in un liceo di Bordeaux in Francia. Tornato in Italia, ha coltivato la sua passione per la pittura, dipingendo paesaggi marchigiani e immagini dei Paesi del Medio-Oriente visitati.

Dopo aver vinto un Concorso per un posto di insegnante di Lingua Italiana all’Università di Kabul in Afghanistan, nel 1977, è partito per questa avventura, iniziando un viaggio interiore particolare. Alloggiato presso l’Ambasciata d’Italia, con passaporto diplomatico, come Addetto culturale, nei periodi di vacanza delle lezioni all’Università, ha avuto la possibilità di conoscere gli afghani e scoprire le loro usanze. Sua guida è stato un giovane kabulota Nadjib Omar che lo ha introdotto nei luoghi ignari agli occidentali. Ha potuto così entrare nelle casupole di fango ,paglia e sterco nei villaggi sperduti ed entrare nelle tende dei nomadi Kuchi, le cui donne non portano il burga ma vestiti variopinti e gioielli preziosi. Il racconto del viaggio è continuato, reso coinvolgente dalla proiezione delle foto e dei dipinti di Attili, come davanti alla visione dei cinque laghi di Band-i-Amir ,a circa 3000 m. dell’Hindu Kush e della visita a Baymian, dove sulle pareti di roccia di un villaggio , sono scolpiti due enormi Buddha le cui facce erano state cancellate dai musulmani iconoclasti.

Come compagna nelle sue peregrinazioni, il professore ha avuto poi sua moglie Pia Mancino con cui ha visitato il Pakistan, raggiungendo anche Nuova Delhi. Densi di emozioni sono state le loro visite, le visioni di quei luoghi sono rimaste vive nei loro ricordi. Attili ha quindi terminato la relazione del suo viaggio in quei luoghi mitici, dicendo che quel qualcosa che cercava ha dato senso a tutta la sua vita. E’ stata poi la volta di Sandro Tombolesi di raccontare le sue esperienze di guerra. Elicotterista, nel reparto di volo 48° nel Gruppo Squadroni d’attacco presso l’aeroporto militare di Rimini, ha prestato servizio nella ex Jugoslavia,in Iraq, in Afghanistan,in Kosovo, Albania e Libano, mettendo a rischio la sua vita e vedendo morire molti dei suoi commilitoni.

Attraverso la cruda realtà delle sue foto, i soci Lions hanno avuto la risposta ai loro tanti interrogativi e arricchito la loro cultura. Una serata ricca di emozioni, grazie alla testimonianza di due valenti osimani.








Questo è un articolo pubblicato il 05-10-2021 alle 09:32 sul giornale del 06 ottobre 2021 - 419 letture

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