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Gabriella Turchetti: mi candido per fare bene per Castelfidardo

6' di lettura 23/07/2021 - La farmacista con una lista civica e il sostegno del centrodestra ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco della città della fisarmonica

Gabriella Turchetti, 63 anni, sposata con due figli, di professione farmacista, è un volto noto a Castelfidardo, per anni ha lavorato presso la farmacia di Crocette per poi aprire nel 2019, insieme a una collega, una farmacia a Campocavallo di Osimo che porta nel nome le iniziali delle due socie. Persona sempre disponibile e dal piglio deciso intende ora spendersi per la comunità che l’ha adottata in seguito al matrimonio con il marito Maurizio Borghetti. Originaria di Fiastra e figlia di Peppina Fattori, la nonnina che rischiava di andar via dalla sua casetta di legno dove si era trasferita dopo che la sua prima abitazione venne danneggiata dal sisma, la Turchetti, come la mamma, sa navigare bene in mezzo alle difficoltà e proprio in un periodo come questo, fatto di incertezza e paura, ha deciso di dare il suo contributo per rilanciare Castelfidardo, infondere sicurezza ai suoi abitanti e imprimere un deciso cambio di passo all’attività amministrativa.

Gabriella Turchetti perché ha deciso di impegnarsi in politica soltanto ora candidandosi a sindaco di Castelfidardo?

Perchè in un momento di difficoltà come quello attuale ho pensato che non potevo non fare niente: Castelfidardo mi ha dato molto, sono cresciuta e mi sono affermata come donna, farmacista, moglie e madre proprio in questa città. Ci sono tante cose da fare per ripartire al meglio, ma vanno fatte bene, penso di poterlo fare con il sostegno di una squadra competente e affiata ed è per questo che ho accettato l’invito di tanti amici ad entrare nell’arena.

L’arena politica fidardense vede già presenti due gladiatori come il sindaco uscente Ascani per i 5 Stelle e l’imprenditore Marco Tiranti per il centrosinistra, contro questi due uomini non si sente un po’ come Davide contro Golia?

E’ vero sono piccolina anche fisicamente, per me è la prima esperienza, ma non vuol dire che mi manchi la determinazione. Penso che non essere stata mai immischiata nelle beghe politiche sia un valore aggiunto, perché così sono più libera di ascoltare i cittadini, di prendere la decisione più giusta, di lavorare bene per Castelfidardo che è una città dalle incredibili potenzialità, ma che viene a volte sottovalutata nonostante i tanti successi ottenuti, anche a livello internazionale, dai nostri artigiani e imprenditori.

Oggigiorno i comuni non hanno molte risorse e sappiamo bene che quando si vuol rilanciare bisogna avere tante fiches con sé, che cosa intende fare?

La nostra storia ci offre già la ricetta. A Castelfidardo abbiamo persone che sono partite da niente e hanno creato delle eccellenze riconosciute a livello mondiale. Paolo Soprani da un semplice strumento portatogli da un viandante ha dato vita al distretto della fisarmonica. Sono quindi l’ingegno, la creatività, la determinazione e la voglia di fare le fiches che intendo portare con me. “Volere è potere” è stato sempre un po’ il motto di tanti fidardensi, anche di coloro che con un piccolo stipendio sono riusciti a portare avanti la famiglia e con mille sacrifici a comprare una casa per sé e i propri figli.

Nella sua lista delle priorità c’è qualche grande intervento pubblico?

E’ ancora presto per parlarne, prima vorrei continuare a confrontarmi con i cittadini, perché la città del futuro la si costruisce insieme a loro non imponendo soluzioni dall’alto. Le case si costruiscono dalle fondamenta e io intendo farlo recependo le loro aspirazioni e esigenze. Non mi piace promettere la luna, oggi i cittadini sanno bene che la cinghia si è stretta per tutti e anche per i comuni e proprio per questo bisogna spendere bene e per bene con opere necessarie e fruibili a tutti. Non amo gettare fumo negli occhi con iniziative che durano una giornata, ma con opere che vengano lasciate alle nuove generazioni.

Ecco i giovani, altro problema che sta emergendo a Castelfidardo.

Dobbiamo assolutamente risolverlo, parlo da madre e genitore. La vera urgenza è trovare adeguati spazi di ritrovo per i nostri ragazzi, una volta c’era l’oratorio, oggi non più, una buona amministrazione deve attivarsi per colmare questo vuoto.

Lei si presenta da indipendente e sarà sostenuta dalla lista civica Fare Bene e dalla Lega e Fratelli d’Italia, è una scelta di campo la sua?

La mia è la scelta di correre con chi non è stato protagonista del passato di Castelfidardo, ma vuole esserlo del suo futuro. Ora dobbiamo pensare alla Castelfidardo dei prossimi vent’anni, gettare le basi per lasciare alle nuove generazioni una città sempre più vivibile, in cui ci si senta uniti e solidali nei confronti dei propri vicini. Questo senso di comunità l’ho respirato sin dalla prima volta che sono venuta qui, ora è venuto un po’ meno, da “adottata” mi piacerebbe ridare nuova luce all’orgoglio fidardense. La mia è una candidatura per unire, non guardo al passato, ma voglio concentrarmi sul presente e futuro di Castelfidardo che mi piacerebbe programmare insieme ai miei concittadini. Non amo la “poltrona”, ho già il mio bel divano, ma amo Castelfidardo, amo stare in mezzo alla gente, i castellani devono sapere che con Gabriella potranno contare su un volto amico in Comune, su una donna che non guarda alla maglia indossata sotto le elezioni, ma ai problemi oggettivi, che guarda alle persone e alle cose per quello che sono e che cerca sempre di arrivare a una soluzione come una buona madre di famiglia.

Da farmacista possiamo dire che ha la medicina giusta per curare Castelfidardo?

A volte per curare bene occorre che il paziente sia fiducioso e positivo, ecco oggi (ndr giovedì 22 luglio) con la mia presentazione ufficiale sono voluta partire da qui. Ho cercato di infondere entusiasmo e ribadito che da ottobre Castelfidardo potrà ripartire davvero con Gabriella Turchetti sindaco.






Questo è un articolo pubblicato il 22-07-2021 alle 23:29 sul giornale del 23 luglio 2021 - 690 letture

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