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Una Minoranza Creativa: alla scoperta della Sindone (32), l’immagine di Edessa

1' di lettura 13/02/2020 - Dopo che la Sindone fu «svuotata» nel Sepolcro, cosa le accadde? Quali furono le vicende che coinvolsero il Venerato Lino, tra il I secolo d.C. e il XIV secolo d.C.? A partire dalla seconda metà del ‘300, infatti, il Sacro Telo risulta nel possesso di Geoffroy I de Charny, un eroico cavaliere francese che aveva il suo feudo a Lirey, nella diocesi di Troyes.

Ma quale fu il tracciato che la Sindone ebbe a seguire, da Gerusalemme alla Francia? Per dare soddisfazione a queste domande, ma senza dare nulla per scontato, la direzione da intraprendere è quella che guarda verso oriente, da dove sorgono indizi interessanti in merito alla verosimile e probabile esistenza della Sindone prima di Lirey.

Nell’appuntamento precedente abbiamo raccontato i due episodi in cui la Sindone lasciò Torino, dopo che la stessa era stata sistemata nella sua magnifica Cappella, a partire dalla fine del XVII secolo.

Il primo fu nel 1706, quando il Sacro Telo venne trasferito a Genova, per sfuggire all’assedio del capoluogo piemontese da parte dei franco-spagnoli. Il secondo fu tra il 1939 e il 1946, quando il Venerato Lenzuolo dovette trovare protezione presso l’abbazia benedettina di Montevergine, vicino Avellino, poiché esso era divenuto preda bramata da Adolf Hitler.

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Questo è un articolo pubblicato il 13-02-2020 alle 16:22 sul giornale del 14 febbraio 2020 - 384 letture

In questo articolo si parla di cultura, sindone, messaggio, articolo, religione cattolica, Fabio Quadrini

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