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Operazione "FOX": tre arresti. Duro colpo al traffico di droga nella Val Musone e nella Riviera del Conero

4' di lettura 04/02/2020 - Nella tarda giornata di lunedì e nella notte di martedì, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Osimo, guidati dal S. Ten. Luciano Almiento, hanno eseguito tre misure cautelari, due in carcere ed una ai domiciliari, a seguito di una ordinanza emessa dalla sezione dei Giudici per le Indagini Preliminari e l’Udienza preliminare del Tribunale di Ancona per spaccio di sostanze stupefacenti.

Questo il risultato dell’operazione dei Carabinieri di Osimo che ha portato dietro le sbarre del carcere di Montacuto due cittadini albanesi di 36 e 40 anni con precedenti specifici, domiciliati a Camerano e Castelfidardo, di cui uno irregolare sul territorio ed un terzo soggetto, un 27enne, italiano residente ad Osimo agli arresti domiciliari.

L’attività investigativa portata avanti dai Carabinieri di Osimo, coordinate dal PM Valentina BAVAI della Procura di Ancona, ha definito un quadro indiziario a carico dei sopracitati in ordine a numerose cessioni di cocaina effettuate dal mese di marzo 2019 al mese di novembre 2019, nella zona di Camerano, Numana, Castelfidardo e Osimo.

L’indagine Avviata si è poi allargata ad un più ampio e generale controllo del territorio, durante il quale sono state attenzionati soggetti ritenuti appartenenti ad una rete di spacciatori facenti riferimento alla Val Musone alla Riviera del Conero ed alle zone limitrofe, e nel coro del suo sviluppo ha condotto, nel secondo semestre 2019, all’arresto in flagranza di reato di tre persone per detenzione ai fini di spaccio di droga, nonché di una denuncia alla Procura di Ancona e segnalazioni alla locale Prefettura di diversi altri piccoli spacciatori ed assuntori di droga.

Gli arrestati, nel particolare i due albanesi, sono risultati essere figure primarie nelle illecite movimentazioni di cocaina ed hanno dimostrato di essere molto scaltri, le comunicazioni che intrattenevano con gli acquirenti erano critiche e limitate, e lo spaccio veniva gestito tramite un collaudato sistema di smistamento delle richieste basato sull’utilizzo di telefonini di servizio con Sim intestate a fantomatiche ed inesistenti persone e solo a mezzo di scambi di sms.

Questo ha costretto gli investigatori a modificare gli assetti delle indagini, concentrandosi sulla polizia giudiziaria di vecchio stampo fatta di pedinamenti e osservazioni, che si è poi dimostrata essere una mossa vincente in quanto sono stati acquisiti fondamentali ed importantissimi elementi che non lasciavano dubbi sulla fiorente attività di spaccio di stupefacenti, in particolare cocaina.

Gli investigatori del NORM di Osimo hanno potuto così accertare che gli arrestati si avvalevano dei più diversi stratagemmi per occultare la droga, utilizzando anfratti, case rurali in disuso e arbusti di strade isolate come nascondigli dei quantitativi di droga ben confezionati, che poi provvedevano a spacciare di volta in volta. Lo smercio di droga avveniva nelle pubbliche strade di campagne ubicate sull’asse Camerano-Numana- Castelfidardo-Osimo, a tutte le ore del giorno, al costo di 90 euro al grammo di cocaina.

Gli incontri con i consumatori, venivano prefissati dagli spacciatori in luogo convenzionalmente denominati con generi di animali quali lepre, volpe, rana, etc. etc., da qui il nome dell’operazione denominata “Fox”. Tutti gli incontri di spaccio, che avvenivano in strade di campagne e poco trafficate, sono stati tutti ben documentati dai Carabinieri con numerosi servizi di pedinamento ed osservazione, al fine di raccogliere tutti gli elementi necessari, che dopo un’attenta analisi ed elaborazione, hanno portato agli arresti.

La fitta clientela era composta sia da uomini che da donne, che giungevano nella riviera del Conero da diversi comuni sia dell’anconetano, avvolte anche dall’entroterra e del maceratese, e secondo gli inquirenti, sono state ricostruite oltre 300 cessioni di stupefacenti, che avrebbero fruttato poco più di 60mila euro. Il buon esito dell’operazione è il risultato di un’attività preventiva e repressiva pianificata e svolta dalle numerose pattuglie che la Compagnia di Osimo dispiega nell’area sud orientale della provincia, sulla base di una costante analisi della relativa situazione della criminalità e delle fenomenologie delittuose maggiormente diffuse.

Ancora una volta, l'impegno delle forze dell’ordine, specificamente dell’Arma dei Carabinieri, coordinate della Procura della Repubblica di Ancona, ha consentito di intervenire su un pericoloso sistema criminale, per il quale il Giudice per le Indagini Preliminari ha ritenuto sussistenti gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati contestati.


   

di Redazione





Questo è un articolo pubblicato il 04-02-2020 alle 22:19 sul giornale del 05 febbraio 2020 - 1423 letture

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