Due medaglie di legno al Campionato Italiano Cadetti: il Sakura Osimo si riconferma ai vertici italiani

Hanno difeso i colori della nostra società 2 atleti per quanto riguarda il settore maschile e 2 atlete per quanto riguarda il settore femminile. Nella giornata di sabato, riservata al settore maschile, portiamo a casa un’amara ma promettente medaglia di legno, da parte di Yuri Massacesi nella categoria -46 kg.
Ottima conduzione di gara da parte del nostro atleta che non si lascia intimorire dagli avversari più grandi ed esperti di lui (Yuri è passato solamente quest’anno alla classe Cadetti, quindi si trova di fronte anche ad avversari con due anni più di lui).
Disputa ben 6 incontri in una categoria composta da 27 atleti; vince senza troppi problemi i primi due incontri con il punteggio massimo (ippon), approdando ai quarti di finale dove incontra un avversario napoletano che conosciamo molto bene (battuto dallo stesso Yuri nella finalina 3°-5° posto dei passati Campionati Italiani Esordienti B di Dicembre).
Purtroppo qui Yuri non riesce a riconfermare la sua superiorità, subendo anche psicologicamente l’ottimo atleta avversario, che ha quindi modo di vendicarsi. Ma Yuri non si abbatte, ricomincia da qui la possibilità di arrivare al terzo posto tramite i ripescaggi.
Vince agevolmente il primo recupero per una leva articolare, nel secondo recupero Yuri non riesce a portare nessun attacco decisivo, ma controlla nettamente il suo avversario tanto da fargli prendere 3 shido (sanzioni) e quindi la relativa squalifica.
Approdiamo quindi nuovamente alla finalina 3°-5° posto, chi vince questo incontro ha la possibilità di prendere la cintura nera. Yuri ha davanti un ottimo atleta, già medagliato ai Grand Prix, ma questa volta non si lascia intimorire sapendo che è ad un passo dal suo obbiettivo.
L’incontro è molto equilibrato, entrambi non riescono a portare l’attacco decisivo, ma purtroppo quasi allo scadere del tempo in una fase a terra Yuri subisce un soffocamento e quindi deve cedere il passo al suo avversario.
Un 5° posto su 27 atleti amaro, ma che risulta molto promettente vista la giovane età del nostro atleta che sicuramente il prossimo anno dirà nuovamente la sua e avrà modo di riscattarsi. Sabato in gara anche Riccardo Verdecchia nella categoria -55kg, che da un paio di mesi si allena nella nostra società.
Riccardo ha una categoria molto più numerosa, sono ben 63 gli atleti in gara, quindi non si può permettere di sbagliare nulla inizialmente. Vince infatti molto bene i primi due incontri che lo proiettano agli ottavi di finale. Qui incontra un avversario sicuramente alla sua portata, infatti riesce a fare delle belle entrate ma poco incisive per la mancanza di dettagli tecnici.
L’incontro va al golden score dove in una fase a terra l’avversario riesce a portare una leva, quindi dobbiamo sperare nei ripescaggi. Purtroppo ciò non avviene perché l’avversario che lo ha battuto perde l’incontro successivo che lo avrebbe portato in semifinale.
La gara finisce qui per Riccardo che si ferma comunque al 10° posto su 63 atleti. Domenica 3 invece è la volta delle donne, in gara per noi Diletta Quattrini nella categoria -48kg, che si trova a dover competere con 31 avversarie.
Diletta paga il pegno di avere ancora poca esperienza in campo nazionale, risulta quindi poco competitiva, seppur si è impegnata in queste settimane di preparazione a questo evento. Nel primo incontro infatti, senza timori e paure è molto propositiva, ma i suoi attacchi poco incisivi lasciano spazio all’avversaria di fare punto in contro tecnica, senza neanche aver mai provato un attacco.
Questa si trova poi di fronte ad una delle teste di serie, per cui perderà l’incontro successivo e sfuma l’idea di un ripescaggio. Ultima atleta in gara nel settore femminile Margherita Spadoni, nella categoria -57kg, dove anch’essa si trova di fronte ad un tabellone molto numeroso composto da 62 atlete.
Margherita parte tra le favorite, risulta essere infatti la terza testa di serie, per aver maturato un ottimo punteggio nella ranking list nazionale. Anche noi abbiamo grandi speranze e aspettative su di lei, dato che è l’ultimo anno in questa categoria, conosciamo il valore della nostra atleta, e negli anni passati l’obiettivo della cintura nera è sfuggito per poco.
Si libera senza troppi problemi delle sue prime tre avversarie, vincendo per massimo punteggio, dimostrando una grande determinazione e gestione dell’incontro. Queste qualità vengono un po’ meno nell’incontro successivo ai quarti di finale, dove Margherita incontra un po’ di difficoltà data la posizione scomoda dell’avversaria.
Ma in un attacco sbagliato di quest’ultima si porta in vantaggio gestendo poi l’incontro fino alla fine del tempo, dimostrando comunque la sua voglia di vincere. Approdiamo cosi alla semifinale, dove abbiamo di fronte un’ostica avversaria napoletana, già affrontata più volte e l’esito purtroppo per noi è sempre stato negativo.
Sappiamo come Margherita dovrà gestire l’incontro, cosa che inizialmente riesce a fare ma poi si lascia sopraffare dalla presa dell’avversaria che riesce quindi ad avere la supremazia e portare in due occasioni i punti decisivi dell’incontro. Peccato eravamo ad un passo dalla finale, e dalla cintura tanto attesa e sperata.
Ma poco male, perché Margherita può ancora giocarsela nell’incontro per il 3°-5° posto. Sappiamo cosa c’è in ballo e non possiamo permetterci di sbagliare questo incontro. Margherita si trova davanti ad un’altra avversaria napoletana sicuramente alla sua portata, ma purtroppo non sale sul tatami con la giusta determinazione che aveva negli incontri precedenti.
L’incontro è molto alla pari, al limite degli shido (sanzioni) quindi molto a discrezione arbitrale, ma Margherita sbaglia proprio tattica, non è propositiva e non cerca la supremazia della presa. Questo la porta a perdere l’incontro al golden score (tempo supplementare) per 3 shido, quindi squalifica, contro i 2 della sua avversaria.
Ancora un 5° posto quindi, su 62 atlete, che lascia molto più l’amaro in bocca della medaglia di legno di Yuri perché le aspettative erano molto più alte dato l’ultimo anno nella categoria Cadetti. Sfuma così l’obbiettivo della cintura nera Margherita, che vale sicuramente molto più di quello che ha dimostrato ed il podio era sicuramente alla sua portata.
Un vero peccato, ma rimane sempre tra le migliori atlete d’Italia nella sua categoria. Torniamo a casa con umori contrastanti, amareggiati per le due occasioni perse, ma comunque contenti che due atleti su quattro sono riusciti a disputare una finale (o finalina) nel Campionato Italiano di categoria; ciò significa che il percorso intrapreso è sicuramente quello giusto dato che la nostra società risulta sempre nelle parti alte delle classifiche italiane.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 05-03-2019 alle 15:37 sul giornale del 06 marzo 2019 - 1300 letture
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