Accadde oggi: il 31 gennaio 1865

È il contenuto della prima sezione del XIII emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti d'America, che nel 1865 mise al bando la schiavitù nei 36 Stati allora rappresentati dal Congresso. Fu il completamento di una lunga battaglia di civiltà che aveva avuto il suo principale rappresentante in Abraham Lincoln, 16° presidente degli Usa dal 1861 al 1865. Il suo Proclama di Emancipazione, emanato nel 1863, liberò gli schiavi solo negli Stati ribelli della Confederazione, lasciando temporaneamente fuori i territori del nord sotto il controllo dell'Unione e quelli occupati.
Un documento significativo ma che per lo stesso Lincoln rischiava di apparire come una misura temporanea dettata dalla contingenza della Guerra di secessione (1861-1865). Ciò lo spinse a sostenere la necessità di un emendamento presso i deputati che seguivano le sue idee. Fino a questo momento il Congresso aveva approvato leggi che salvaguardavano il ricorso alla schiavitù, a dispetto di alcune proposte pro abolizione presentate da diversi politici, per lo più di orientamento repubblicano.
Proprio da due repubblicani, James Mitchell Ashley (dell'Ohio) e James Falconer Wilson (Iowa), e da un senatore democratico (John B. Henderson del Missouri), arrivò il corpo centrale del testo definitivo. Il testo passò facilmente al Senato, mentre fu inizialmente respinto dalla Camera dei Rappresentanti. L'intervento del presidente Lincoln si rivelò risolutivo: la proposta di modifica fu approvata con 119 voti a favore e 56 contrari, nell'ultima seduta di gennaio.
Immediatamente il Congresso trasmise il documento ai 36 stati della Confederazione per la ratifica finale. Il 6 dicembre del 1865 entrò ufficialmente in vigore. Prima della ratifica la schiavitù era legale solo in Delaware, Kentucky, Missouri, Maryland e New Jersey. All'entrata in vigore del XIII emendamento si contavano su tutto il territorio statunitense circa 40.000 schiavi, tutti concentrati in Kentucky. Furono gli ultimi ad andare incontro alla libertà.
L'iter legislativo si completò successivamente con altri due emendamenti cosiddetti della Ricostruzione: il XIV che tutelò i diritti civili degli ex schiavi e il XV che riconobbe il diritto di voto anche ai nuovi cittadini. L'ultima ratifica del XIII emendamento è avvenuta in epoca recente, esattamente nel 1995 da parte del Mississippi.

Questo è un articolo pubblicato il 31-01-2019 alle 09:40 sul giornale del 31 gennaio 2019 - 168 letture
In questo articolo si parla di attualità, storia, schiavitù, abolizione, articolo
L'indirizzo breve è
https://vivere.me/a3NV
Leggi gli altri articoli della rubrica Accadde Oggi
Commenti

- Westernland 2023 30 Settembre – 1 Ottobre, San Rocchetto di Castelfidardo
- Serrati controlli sul territorio nel fine settimana
- Presentata la nuova stagione per il Basket Auximum. ante le novità per la prima squadra
- Pallvolo (maschile serie B): La Nova Volley Loreto perde il derby (1-3) ma c’è
- FCI Marche: il 24 settembre allievi ed esordienti in sella con la Sarnano-Recanati, il Trofeo Gammaplastik e la Coppa Beata Vergine Addolorata » altri articoli...

- Pesaro: Pesaro2024 a Peglio racconta il progetto '50x50 Capitali al quadrato'
- Fermo: Monte San Pietrangeli: Nero Giardini al Micam con “PREMIUM” ed un fatturato in crescita
- Fermo: Amandola piange l’ex Sindaco Avelio Marini. Promotore della buona cultura e della salvaguardia ambientale
- Osimo: Serrati controlli sul territorio nel fine settimana
- Fermo: “Primapersonaplurale”: il “Noi” di Giacomo e Nina nel FIUTO Art Space di Alex Urso