Vivere l'Economia: Marche uscite dalla recessione, manca di vivacità imprenditoriale

Purtroppo però lo ha fatto ad un ritmo inferiore a quello delle migliori regioni italiane alle quali è stata in passato spesso paragonata per la sua vivacità imprenditoriale. Negli ultimi anni, vedi 2013/2018, la distanza in termini di PIL ( Prodotto interno Lordo) tra le Marche e le regioni più sviluppate è aumentata notevolmente.
Perché è successo questo ?
A questa domanda fondamentale stanno cercando di rispondere sia studiosi che operatori economici che politici, in altre parole tutti i soggetti che hanno in mano il presente ed il futuro dell'economia marchigiana.
In queste brevi note non pretendiamo certo di dare risposte esaustive ma solo di fornire spunti di riflessione a quanti si occupano a vario titolo di questi argomenti e in genere a tutti i lettori.
Infrastrutture: l'arretratezza della nostra regione da questo punto di vista è purtroppo storica , un aeroporto che funziona ai minimi termini, facendo mancare collegamenti veloci con le principali piazze economiche e finanziarie italiane. Una rete ferroviaria accettabile solo lungo la costa , autostrada solo costiera ed opere interminabili per i collegamenti verso la capitale.
Organizzazione Industriale: i distretti industriali hanno caratterizzato per anni il panorama industriale marchigiano, ma oggi non sono più in grado di reggere il confronto internazionale a causa della difficoltà che hanno la maggioranza delle nostre aziende, spesso piccole a gestione familiare e personale dell'imprenditore, a reperire i capitali necessari a sostenere sia il rinnovamento tecnologico sia quello commerciale. Questa difficoltà in particolare ha causato la chiusura di numerosissime aziende in tutti i settori tra il 2015 e il 2017.
Sistema Bancario: ne abbiamo parlato la volta scorsa, in questa sede vale ricordare che a causa della scomparsa dei due principali istituti regionali e con l'affermazione di istituti nazionali il rapporto Banca/Impresa non può più essere quello tradizionale ma deve evolversi verso un modello più professionale e meno personalistico.
Questi sono a nostro avviso i nodi più difficili da sciogliere nell'economia marchigiana, senza dimenticare il ruolo che dovrebbero avere le università e le associazioni di categoria, cioè gli istituti da sempre deputati allo studio e l'analisi dei fenomeni economici proponendo, ove possibile, soluzioni.
Auguri a tutti i lettori e a risentirci.

Questo è un articolo pubblicato il 30-12-2018 alle 17:30 sul giornale del 31 dicembre 2018 - 312 letture
In questo articolo si parla di economia, impresa, banche, territorio, imprenditori, ripresa, analisi, articolo
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