I genitori di Gesù’

Nel Vangelo che la Liturgia propone sabato 29 e domenica 30 dicembre 2018 (Lc 2, 41-52) vogliamo emarginare l’incipit “I genitori di Gesù”, da cui per riflesso la parola “famiglia”. Sembra che “da qualche fessura sia entrato il fumo di satana nel tempio di Dio”. Così predicava san Paolo VI papa nel 1972.
Quasi a fare da eco, il cardinal Ratzinger nel 2005 meditava: “Signore, spesso la tua Chiesa ci sembra una barca che sta per affondare, una barca che fa acqua da tutte le parti”.
Parlando di “tempio di Dio” e “tua Chiesa” non si fa riferimento alla sola gerarchia ecclesiastica, ma a tutti noi fedeli, e il “fumo di satana”, ovvero la “barca che fa acqua da tutte le parti”, oggi come non mai riguarda la cellula fondante del popolo di Dio: la famiglia.
Quante proposte false; quanti progetti distorti vengono presentati; quanti perversi stimoli bombardano la famiglia, conducendola inesorabilmente ad un logorio spirituale e materiale. Oggi noi cattolici celebriamo la vera proposta di famiglia, quella istituita da nostro Signore Gesù Cristo e su di Lui fondata, tuttavia con questa nostra breve e modesta meditazione non vogliamo festeggiare una ricorrenza, ma siamo a chiedere un atto di impegno.
Care famiglie cattoliche, che oggi, riconoscendovi con tutti i distinguo del caso nella “Santa Famiglia”, giubilate la vostra unità nel nome di Gesù Cristo, vi chiediamo: testimoniate la vostra unità; testimoniatela non solo nelle vostre case, ma siate esempio attivo nella comunità; siate testimoni non solo per i vostri figli, ma per tutti i figli della comunità; donate il vostro esempio non solo ai vostri nipoti, ma a tutti i nipoti della comunità.
In questo giorno, e in questo periodo, di festa, in cui ci si aspettano, giustamente, dei doni, siate voi dono vivo, siate seme non solo per il vostro orto, ma per il campo della comunità tutta: uscite dalle vostre case, dalle vostre comodità, dal vostro agio, e sporcatevi le mani per manifestare alla comunità la vostra testimonianza di unità nel nome di Gesù Cristo; uscite e rinunciate alla vostra beata consuetudine, al silenzio dalla vergogna, per donare il vostro esempio di vita alla comunità.
Mostrate il modello di famiglia vera, perché siamo continuamente bersagliati da falsi modelli; mostrate il coraggio per rischiare di formare la famiglia vera, in un mondo che invita a godere solo del nostro egoismo; trasmettete la certezza che, nel nome di Gesù Cristo i problemi, le difficoltà, i contrasti all’interno della famiglia si risolvono, e falso è quel “daimon” che sollecita, diabolicamente, ad intraprendere strade che, solo per illusione, sono prive di problemi.
Care famiglie cattoliche, vi invitiamo con ardore a fare la fatica di donare il vostro impegno per la comunità, anche perché, in questo nostro tempo in cui si urla sfacciatamente ad alta voce che Dio non esiste, voi siete la prova viva, certa e razionale che Dio esiste.
Papa Benedetto XVI, nel suo libro Gesù di Nazaret, afferma che l’unità non è un fenomeno mondano: l’unità non viene dal mondo, perché le forze del mondo conducono alla divisione. Pensiamo al denaro: unisce o divide?
Pensiamo al potere; pensiamo anche al semplice tifo sportivo. Lo sappiamo tutti, infatti, che “satana” e “diavolo” significano “divisione”. “Mediante l’unità umanamente inspiegabile – scrive papa Ratzinger - […] Dio si rende riconoscibile” a fronte della “tendenza del mondo alla disintegrazione. […] Per questo la fatica per un’unità visibile […] rimane un compito urgente per i cristiani di tutti i tempi e di tutti i luoghi.
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Questo è un articolo pubblicato il 29-12-2018 alle 21:18 sul giornale del 29 dicembre 2018 - 167 letture
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