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Caccia, la senatrice Agostinelli (M5S): "Maggiori controlli e nuove misure per evitare il proliferare di incidenti spesso mortali"

3' di lettura 22/11/2018 - Un 20enne morto nel Reatino nell'ottobre scorso, ucciso per sbaglio durante una battuta di caccia al cinghiale. Un 19enne ucciso nell'Imperiese giusto qualche settimana prima. E poi l'incidente di Osimo dove un bambino è stato raggiunto al volto da piombini dopo un colpo di fucile e gli spari ravvicinati in alcune case ad Ancona sempre dovuti a cacciatori. La senatrice Agostinelli (M5S) presenta un'interrogazione ai Ministri delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo e dell'interno. Bilancio morti caccia, "Un vero e proprio bollettino di guerra"

Sono fatti di cronaca recente a mettere sotto accusa la caccia anche nel locale. Dal bambino raggiunto al volto da piombini ad Osimo fino agli spari ravvicinati in alcune case rurali ad Ancona e fucili incustoditi. Dal 1° al 30 settembre di questo anno, i morti da armi da caccia sono stati 4 e i feriti 13 (dati Associazione vittime della caccia). Il dato complessivo della scorsa stagione – dichiara la Sen. M5S Donatella Agostinelli - è stato un vero e proprio bollettino di guerra: 114 vittime, tra cacciatori (80-20 morti e 60 feriti) e non cacciatori (34-10 morti, 24 feriti) Si tratta di incidenti spesso determinati dalla violazione della Legge quadro nazionale (Legge n.157/1992) e dalle Leggi regionali di settore. I comportamenti che aumentano il rischio di incidenti sono: il mancato rispetto delle distanze minime da strade e centri abitati; la cattiva abitudine di sparare senza inquadrare il “bersaglio”; la cattiva abitudine di accompagnare le battute di caccia con “colazioni” comprensive di alcolici; l’elevata età media dei possessori di licenza di caccia. A tutto ciò – prosegue la Agostinelli - si aggiunge che i titolari di licenza possono detenere un numero illimitato di fucili, 3 armi comuni da sparo (quindi anche pistole), 6 armi per uso sportivo, fino a 1.000 cartucce; si tratta di un vero e proprio arsenale; eppure non vi è nessuna garanzia sulla accuratezza delle verifiche psicologiche cui vengono sottoposti i cacciatori. Il 20 ottobre è morto anche un ragazzo di 20 anni, nel Reatino, ucciso per sbaglio durante una battuta di caccia; in seguito alla tragedia la Procura di Rieti ha avviato le indagini, contestando il reato di omicidio colposo a carico del compagno di caccia.

Alla luce di quanto precede – dichiara la Senatrice - ho provveduto a depositare una interrogazione al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, per chiedere: - di rendere più severi gli esami per la licenza di caccia e, più in generale, effettuare maggiori controlli sulle licenze stesse, nonché limitare l’uso di armi a canna rigata, in grado di sparare a 4 km di distanza; - di vietare l’assunzione e la detenzione di sostanze alcoliche durante le battute di caccia e introdurre il divieto di caccia nei giorni festivi nelle aree altamente frequentate da sportivi ed escursionisti; - di facilitare la nomina di nuove guardie volontarie delle associazioni di protezione ambientale, alleggerendone l’attività sul piano burocratico Auspico che questa mia interrogazione – conclude la Agostinelli – serva a sensibilizzare il Ministro affinché si adottino le misure opportune a fermare questa situazione che può configurarsi ormai come vera e propria mattanza. On. Sen. Donatella Agostinelli MoVimento 5 Stelle Membro della 9° Commissione Agricoltura e produzione agroalimentare.


da On. Sen. Donatella Agostinelli
Movimento 5 Stelle





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-11-2018 alle 16:40 sul giornale del 23 novembre 2018 - 497 letture

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