Fibromialgia: Watsu, i benefici del massaggio acquatico

2' di lettura 06/08/2018 - Dopo aver parlato dell’acquagym e come l’azione dell’acqua è in grado di riequilibrare l’energia vitale, consentendoci di ritrovare il vigore fisico. Scopriamo insieme un massaggio che si effettua in acqua con delle proprietà straordinarie: il Watsu. Watsu è una parola composta da Water (acqua) e Shiatsu (una delle attività olistiche più diffuse e praticate nei centri benessere).

Unendo ambiente acquatico e Shatsu viene fuori una nuova disciplina, in grado di curare in maniera dolce e senza alcun tipo di stress. L’obiettivo del Watsu è quello di alleviare disturbi muscolo-scheletrici, respiratori o di altra natura, agendo attraverso l’azione benefica che il massaggio acquatico ha a livello psico-fisico.

Il Watsu è praticato in una piscina con un diametro di almeno 3 metri e altezza 100/120 cm e temperatura fra i 34°C e i 36°C. L’operatore è immerso in acqua assieme alla persona a cui sono rivolte le cure. La pratica di stiramenti e digitopressioni è facilitata dal benefico effetto dell’acqua calda.

La sessione di Watsu è guidata dall’operatore (detto watsuer) e il contatto fra quest’ultimo e la persona a cui sono rivolte le cure avviene tramite il contatto delle mani e con l’utilizzo di movimenti dolci.

L’operatore effettua il suo trattamento beneficiando del contatto con l’acqua che facilita il rilassamento di muscoli ed articolazioni; conclude il massaggio facendo appoggiare la schiena del ricevente al bordo della vasca per alcuni minuti. Il trattamento ha un durata fra i 40 e 60 minuti.

La pressione che l’acqua esercita sul corpo è già in sé un massaggio in cui sono coinvolti i recettori della pelle. Inoltre provoca la diminuzione della frequenza cardiaca di circa 10/15 battiti al minuto, grazie all’aumento del ritorno venoso che, unito ad una temperatura dell’acqua superiore ai 32°C, favorisce la diminuzione della tensione muscolare di base.