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Confartigianato: cartelle TARI,“Ingiusta perdita di tempo e di denaro per gli imprenditori”. Solo il 16% degli accertamenti è risultato corretto

2' di lettura 03/08/2018 - Cartelle TARI, la Confartigianato torna sulla vicenda che ha coinvolto tanti imprenditori osimani e che ha determinato per molte imprese del territorio una ingiusta perdita di tempo e di denaro.

Le sanzioni sarebbero state evitate se il confronto con le imprese fosse stato avviato prima di scrivere le cifre in cartella, cosa avvenuta nella stragrande parte dei Comuni della Regione, vista la complessità dell’interpretazione di una norma cambiata più volte nel giro di pochi anni.

Molto elevato il numero delle cartelle risultate poi sbagliate ( su 667 avvisi notificati , il 52 % (348) sono stati ricalcolati con riduzioni anche del 70- 80%, 87 sono in fase di notifica, solo il 16% pari a 110 sono risultati corretti) pertanto parlare di “ ottimi risultati” da parte dell’amministrazione comunale, ci sembra quanto meno inappropriato, riteniamo il procedimento punitivo nei confronti del tessuto economico locale tanto più che l’accertamento è arrivato a fine novembre quando le imprese sono impegnate nella chiusura di difficoltosi bilanci.

La maggior parte degli accertamenti si sono conclusi con esito positivo per le aziende, cosa che ha ulteriormente evidenziato il vizio di forma alla base del metodo e confermato le difficoltà di interpretazione di una normativa, quale quella della TARI, per tutti molto tecnica e complessa.

Ricordiamo inoltre che la tassazione sulla tari è elevatissima, manca un piano industriale di ambito che preveda il miglioramento del servizio ed il contenimento dei costi per cittadini ed imprese, imprese che già in molti casi pagano due volte per il conferimento dei rifiuti; Inoltre i Comuni si dovrebbero coordinare al fine di adottare regolamenti e procedure uniformi.

L’attuale regolamentazione limita fortemente la competitività delle imprese. La modalità di riscossione ad Osimo è stata vessatoria ( in altri Comuni come ad esempio Ancona non si è creato alcun problema) , sbagliata nei tempi e nel metodo, ha creato enormi difficoltà alle aziende che sono allo stremo indebolite da una crisi che ha avuto non poche conseguenze sul sistema produttivo.

Una economia fatta di tante piccole imprese, imprese artigiane spesso a conduzione familiare che in molto casi “ per quieto vivere” hanno deciso di pagare in virtù dei ricalcoli fatti. Resta il senso di profonda ingiustizia subita. Una economia fatta di tante piccole imprese che sono vessate da una tassazione sempre più alta; si parla spesso di riduzione della tassazione a livello nazionale poi a livello locale è sempre più pesante.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 03-08-2018 alle 15:43 sul giornale del 04 agosto 2018 - 505 letture

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