Loreto: sulla proroga concessa per i lavori in Via Lavanderia, l’amministrazione garantisce prima di tutto la tutela dei cittadini

2' di lettura 23/06/2018 - “All’amministrazione sta a cuore la sicurezza dei cittadini, per questo non possiamo che attendere l’esito dei collaudi finali per rendere accessibile l’area di Via Lavanderia”, il sindaco di Loreto Paolo Niccoletti decide di fare chiarezza sulla vicenda legata alla strada in questione.

“Ritardi possono purtroppo verificarsi ma se i tecnici e le ditte che svolgono i lavori chiedono ancora una settimana perché la sicurezza degli utenti possa essere garantita in senso assoluto è evidente che una amministrazione responsabile non può che concedere una proroga, proprio a tutela della cittadinanza. In particolare – spiega sempre Niccoletti - i lavoro riguardano il rifacimento e l’allargamento del tratto di strada antistante il confine del nuovo convento, l’abbattimento del vecchio ponte di via lavanderia e la sua totale nuova realizzazione comprensiva della nuova linea di metanodotto che corre al suo interno, del tratto di strada che dal ponte arriva fino all’incrocio di via San Francesco.

E’ pertanto intenzione dell’amministrazione ricevere le opere solo una volta che il collaudo è stato portato a termine in ogni suo aspetto. Farlo prima sarebbe solo da irresponsabili”. “Quanto alle dichiarazioni del consigliere Bruni le stesse ancora una volta confermano la scarsa trasparenza del personaggio, da amministratore infatti è ben consapevole delle lungaggini che a volte si possono verificare e lui stesso come ex assessore ai lavori pubblici potrebbe fare diversi esempi, per quanto riguarda poi la realizzazione del nuovo convento il consigliere conosce benissimo da anni tutta la storia della lottizzazione e non può cadere adesso dalle nuvole facendo finta di non sapere niente.

Vicende seppur deplorevoli come questa sono solo prese a pretesto per uscire dalla maggioranza di Adesso Loreto che invece non ha tollerato le ripetute reticenze da parte di Bruni in ordine alla millantata laurea ed al mancato chiarimento sulla contorta vicenda dei mille euro destinati alla protezione civile”