Aif Onlus: Fibromialgia, il dolore che avvelena la vita

Per questi pazienti il dolore diffuso è costante e presente su entrambi i lati del corpo ed interessa principalmente le aree muscolo-tendinee e le articolazioni. Il dolore può variare per intensità e localizzazione in ciascun paziente e si manifesta con due peculiari caratteristiche: l’iperalgesia (percezione di un dolore molto intenso in risposta a stimoli dolorosi lievi) e allodinia (percezione del dolore in risposta a stimoli che normalmente sono dolorosi).
La fibromialgia ha maggiore prevalenza nel sesso femminile e le stesse hanno più dolore cronico rispetto agli uomini. Le donne hanno maggior sensibilità nel riconoscere più precocemente il dolore, hanno un corredo ormonale che ne influenza la recezione e la modulazione. Questo dolore è un dolore bruciante, lancinante, che disturba e può essere favorito da qualsiasi oggetto che stringa, che schiacci, che avvolga.
Il paziente descrive spesso tensione, sensazione di gambe senza riposo, specialmente durante la notte. Il dolore può essere avvertito anche al torace, come “fitte al cuore” di intensità tali da togliere il respiro e può essere favorito da posizioni particolari, da movimenti ripetitivi e posture obbligate. Il dolore può variare di intensità nei vari momenti della giornata e favorito dai cambiamenti climatici, il freddo e l’umidità possono sensibilmente peggiorare i sintomi.
Difficilmente il paziente ha periodi senza dolore, può passare da momenti con una soglia più alta ad una soglia più bassa e viceversa, ma questo è comunque sempre presente nella vita di questi pazienti. Nel caso della fibromialgia si può parlare di dolore cronico proprio per la sua persistenza. L’intensità poi è da valutare per ogni singolo individuo.
Per la valutazione del dolore, spesso si usano scale attraverso le quali il paziente attribuisce un valore numerico all’intensità del dolore che percepisce, ed è fondamentale la valutazione, in quanto va trattato come una vera e propria malattia ed è necessario rivolgersi a professionisti che sappiano indagare le cause e soprattutto per alleviarne la sintomatologia.
Il medico che si occupa della terapia del dolore è l’algologo. Anche se quando si parla di terapia del dolore si pensa subito ai malati terminali, questa metodica può essere applicata anche ai malati con dolore cronico. Le terapie farmacologiche prevedono il ricorso ad analgesici, anestetici locali, FANS, antidepressivi o antiepilettici-anticonvulsivanti.
Spesso i farmaci anti-infiammatori, usati frequentemente in reumatologia, non hanno grossi effetti nella fibromialgia. Tuttavia, farmaci tipo aspirina, ibuprofene o paracetamolo, possono portare un leggero sollievo. Non dimentichiamo anche l’uso di oppiodi e cannabinoidi i quali sono regolamentati da specifiche norme e linee guida.
La terapia non farmacologica prevede la terapia fisica e quella comportamentale. Per terapia fisica si intendono esercizi di posturale, pilates, acquagym, yoga e tai chi, o comunque tutte quelle terapie che fanno lavorare il muscolo, ma non lo appesantiscono e sempre entro la soglia del dolore sopportata.
Mentre per terapia comportamentale, non è altro che psicoterapia, dove si porta in questo caso il paziente a conoscere se stesso e impara a gestire meglio il dolore e a modulare le emozioni attraverso le tecniche di rilassamento che gli consentono di ottenere una percezione del dolore più sostenibile.
Ricordiamo che il diritto per tutti i cittadini di essere curati per la terapia del dolore è sancito dalla Costituzione Italiana e ribadito dalla Legge 38 del 15 marzo 2010. L’Associazione Italiana Fibromialgia Onlus (AIF Onlus), visto il suo impegno costante a fianco dei fibromialgici ha deciso di diventare partner della Fondazione Isal, che si occupa della ricerca sul dolore, per poter studiare insieme ed essere sempre aggiornati sulle nuove terapie e metodiche per poter rendere ogni giorno più sostenibile.
AIF Onlus e Fondazione Isal, insieme contro il dolore. Per ulteriori informazioni in merito all’Associazione o sulla Fondazione Isal potete inviare una mail a: segreteria.aifonlus@gmail.com oppure al numero 3201651089.

Questo è un MESSAGGIO PUBBLICITARIO - ARTICOLO A PAGAMENTO pubblicato il 15-04-2018 alle 22:06 sul giornale del 16 aprile 2018 - 1426 letture
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