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Lega del Filo D'Oro: torna la campagna "adotta un si" con una favola a lieto fine per i bambini sordociechi

5' di lettura 07/11/2017 - La Lega del Filo d’Oro lancia oggi, sul web e sui social media il nuovo spot della campagna di raccolta fondi “Adotta un mondo di sì” che vede come protagonista il piccolo Francesco, un bambino di 8 anni, nato prematuro alla 24˚ settimana di gestazione, che, dopo aver lottato per vivere, oggi è affetto da parziale cecità, sordità e altre gravi disabilità motorie ed intellettive.

La vita di Francesco non è una favola, ma con l’aiuto della Lega del Filo d’Oro ha imparato a fare molte cose. Secondo un recente Studio condotto dall’ISTAT oggi in Italia le persone sordocieche sono circa 189 mila (pari allo 0,3% della popolazione italiana) e circa 10.000 i bambini e i ragazzi con disabilità sensoriale legate alla vista o all’udito[1].

Si tratta, nella maggior parte dei casi, di bambini e ragazzi che vivono una condizione estremamente complessa poiché associano al deficit sensoriale altre disabilità, come quella intellettiva, motoria, disturbo dello sviluppo, del linguaggio e dell’apprendimento.

Per questo lo spot “C’era una volta… #unmondodisì” vuole raccontare proprio il lavoro che viene portato avanti dall’equipe multidisciplinare della Lega del Filo d’Oro, in particolare attraverso le attività riabilitative rivolte ai bambini che comprendono anche la lettura delle favole tattili attraverso la comunicazione oggettuale.

Inoltre, la campagna invita tutti a sostenere la Lega del Filo d’Oro e immaginare un mondo di storie a lieto fine in cui anche un bambino con disabilità può vivere senza isolamento. “Attraverso il racconto della storia di Francesco, vogliamo ricordare a tutti che sostenere la nostra attività quotidiana per la cura, la riabilitazione e l’assistenza dei bambini sordociechi significa mettere fine ai “no” di fronte ad una diagnosi data ai genitori ed aprirsi ad un “mondo di sì” – dichiara Rossano Bartoli Segretario Generale della Lega del Filo d’Oro – Ovvero, anche nelle situazioni più gravi, impegnarsi per restituire alle persone e ai bambini sordociechi una vita dignitosa grazie ad un percorso riabilitativo personalizzato e al potenziamento delle abilità residue”.

Non si tratta certo di “un tocco di bacchetta magica” come nelle favole, ma di tante storie diverse, fatte di impegno, fatica e di piccole conquiste quotidiane. Le favole tattili utilizzate nei percorsi riabilitativi rappresentano uno dei tanti modi con cui l’Associazione cerca ogni giorno di far uscire i bambini sordociechi e pluriminorati psicosensoriali dall’isolamento nel quale rischierebbero di restare confinati: per questo la Lega del Filo d’Oro chiede il sostegno di tutti con l’adesione alla campagna Adotta un mondo di Sì.

Per sostenere la campagna basta andare sul sito www.adottaunmondodisi.it o collegarsi alla pagina Facebook di Lega del Filo d’Oro e “rispondere sì” ad aiutare la “Lega” a continuare a raccontare un “mondo di favole a lieto fine”. Inoltre si può condividere lo spot “C’era una volta… #unmondodisì e invitare i propri contatti a fare altrettanto.

Il “mondo di sì” di Francesco La storia di Francesco inizia con un parto prematuro a soli 5 mesi e mezzo di gravidanza: Francesco è uno “scricciolo” di 700 grammi che lotta per vivere nell’incubatrice dell’Ospedale Gemelli di Roma.

La mamma Maggie vive a Ferentino, in provincia di Frosinone, e così tutti i giorni è costretta a fare su e giù con Roma: la stanchezza e le paure sono tante in quel periodo, più di una volta i medici hanno detto a Maggie, e a suo marito Fabrizio, che potevano perdere Francesco da un momento all’altro.

Ma né i genitori né il bambino si arrendono. Soprattutto Francesco, lotta come un leone perché vuole vivere: inizia a crescere anche se non sente, vede pochissimo, e solo da un occhio, non parla e cammina a fatica. Passa del tempo e Maggie si ricorda all’improvviso che da ragazza aveva svolto un’uscita didattica ad Osimo presso la Lega del Filo d’Oro.

Non ci pensa un momento: dopo una telefonata e qualche settimana di attesa, a 4 anni appena compiuti, Francesco arriva al Centro Nazionale di Osimo per una prima valutazione. Qui, grazie ad un attento percorso riabilitativo personalizzato, Francesco inizia a camminare, a dire le prime parole, a giocare, a rispondere agli stimoli ed interagire: non si tratta di una “magia” - come nelle favole tattili che Francesco impara a conoscere alla Lega del Filo d’Oro - ma di tanto lavoro, tempo ed attenzioni che tutti i terapisti dell’Associazione gli hanno dedicato quotidianamente.

Dopo lunghi periodi trascorsi a casa, circondato dall’affetto della sua famiglia, Francesco torna ancora diverse volte alla Lega di Osimo: l’ultima nel 2014 per un trattamento intensivo durante il quale il bambino raggiunge altri, importanti traguardi riuscendo, per la prima volta, a mangiare cibi solidi, a tenere da solo il cucchiaio e il bicchiere in mano e migliorare i suoi movimenti.

Un’escalation talmente positiva da convincere i genitori a chiedere per lui la possibilità di entrare a tempo pieno alla Lega del Filo d’Oro, occasione che si concretizza nel 2016, quando Francesco è accolto al Centro di Osimo dal lunedì al venerdì, rientrando in famiglia per il weekend.

Oggi Francesco – dopo tante esperienze positive, come i viaggi a Londra e Lourdes che ha compiuto insieme alla sua famiglia - è un ragazzino di otto anni dagli occhi birichini e il carattere allegro, frequenta tutti i giorni il Centro della Lega di Osimo per proseguire il suo percorso terapeutico e la sera torna a casa dalla sua famiglia.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 07-11-2017 alle 16:08 sul giornale del 08 novembre 2017 - 476 letture

In questo articolo si parla di cultura, solidarietà, osimo, adozione, lega del filo d\'oro, campagna, disabilità, sordociechi

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