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Mariani (PPO): 'inadeguate medie ed elementari a San Biagio. Troppi i disagi per gli alunni'

3' di lettura 02/11/2017 - Oggi ho fatto visita alle scuole elementare e materna di San Biagio. La scuola materna era chiusa in attesa che giovedì mattina inizino i lavori di manutenzione, che, interpellato l’ufficio tecnico, consistono nell’installare alcune scossaline sul tetto.

I topi non c’entrano nulla. Ma allora perché la scuola è stata chiusa ieri? Non si poteva chiudere giovedì, per il solo tempo necessario all’esecuzione dei lavori? Il disagio non è solo per la materna ma anche per le elementari perché una delle due prime classi è ospitata nel plesso della materna.

Infatti in questi giorni i remigini sono costretti a fare lezione nell’atrio di ingresso della scuola elementare! Una scuola, la scuola “Arcobaleno”, oramai piccola per le esigenze della frazione. Infatti era stata progettata per ospitare un ciclo di scuola elementare (5 classi ed alcuni laboratori). Oggi invece ospita ben 10 classi di scuola elementare oltre a 3 classi della scuola media.

Non ci sono laboratori, anzi il refettorio viene usato promiscuamente sia per fare lezione che come mensa. Tutto questo perché nel 2013 si era deciso di portare la scuola media nella frazione di San Biagio con la promessa che si sarebbe realizzato un nuovo plesso.

Per carità, la frazione è in costante crescita ed i servizi primari debbono essere garantiti, ma per vedere la nuova scuola media dovremmo attendere almeno altri tre anni. Nel frattempo la scuola e la didattica si è adeguata ai miseri spazi della scuola, a spese degli scolari. Si proprio così.

Perché i bambini della prima elementare (sono 32) sono costretti a fare lezione nella sala mensa utilizzando tavoli e seggiole troppo alti per la loro statura. Per rimediare la scuola ha comperato una panchetta di plastica (come quella nella foto) da utilizzare come pedana poggiapiedi e che se utilizzata bene dovrebbe impedire di incurvare il corpo e consentire quindi una giusta postura ai piccoli bimbi.

Purtroppo quella panca oggi era spostata in ogni angolo della stanza rivelandosi addirittura da intralcio per gli spostamenti dei bambini. Ma è così difficile acquistare 30 banchi idonei alla statura dei piccoli studenti? La Preside, contattata nella mattina, provvederà a ridistribuire i banchi già in dotazione alla scuola tenendo conto della statura degli studenti.

Se il problema “banco” è facilmente risolvibile, non lo è altrettanto quello dell’utilizzo promiscuo del refettorio e quello della carenza di aule. In attesa del nuovo plesso scolastico dovranno essere rivisti gli spazi dei due plessi esistenti (materna ed elementare) per essere riorganizzati al meglio sulla base delle esigenze dei bambini.

Non è pensabile che i bambini devono adeguarsi alle esigenze della Pubblica Amministrazione e ogni giorno, a metà mattinata, una quindicina di bambini della prima elementare “traslocare” da un plesso ad un altro per fare scuola!

Né è più tollerabile l’uso promiscuo del refettorio che durante la mattina viene utilizzato per fare lezione e poi, previo pulizie e sistemazione, come ristorazione scolastica. Mi rivolgerò a tutte le autorità competenti perché la questione non può più essere tollerata. Servono soluzioni pratiche ed in fretta.


   

da Maria Grazia Mariani 
      Capogruppo Gruppo Misto Osimo





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 02-11-2017 alle 15:16 sul giornale del 03 novembre 2017 - 1658 letture

In questo articolo si parla di scuola, politica, polemica

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