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Cause crisi idrica Padiglione da insieme di circostanze sfavorevoli. Astea monitora

2' di lettura 08/09/2017 - Nella serata di ieri, su indicazione della Asur e con revoca dell’ordinanza sindacale, l’acqua del pozzo Padiglione è tornata potabile e pienamente utilizzabile ai fini alimentari. In questi giorni di emergenza Astea, che gestisce le reti idriche a Osimo, ha provveduto immediatamente a misurare il parametro “cloro residuo libero” (indicatore dell’efficacia della disinfezione operata) nel punto di rete di via Po del serbatoio Padiglione, rilevando un valore nella media pari a 0,06 mg/l.

Tuttavia si è subito potenziata la clorazione e aperti gli scarichi per accelerare lo svuotamento nel serbatoio e della porzione di rete interessati dalla presenza di Enterococchi, intensificando contemporaneamente il controllo di cloro residuo libero, che peraltro ha sempre fornito esiti favorevoli.

Il punto di rete di via Po è alimentato dalla Centrale di sollevamento idrico di Padiglione che attinge sia dall’acqua del subalveo del fiume Musone (Campo pozzi Padiglione) sia dall’acquedotto di Castreccioni.

Il subalvelo del Musone è caratterizzato da un’elevata permeabilità dei terreni e le condizioni di siccità anomale dei mesi scorsi possono aver provocato cambiamenti della concentrazione di alcuni parametri dell’acqua, inclusa la carica batterica. In virtù di ciò, Astea all’interno della Centrale di sollevamento idrico ed a valle dei singoli pozzi, effettua sempre la disinfezione, sia con impianti ultravioletti sia con reagenti a basi di cloro, per scongiurare inquinamento batterico lungo la rete di distribuzione.

Dunque la cause del fenomeno sono probabilmente da attribuire ad una eccezionale concomitanza sfavorevole di fattori. Come le variazioni temporanee e significative delle caratteristiche dell’acqua di falda, le notevoli variazioni anche giornaliere della temperatura, le variazioni dei tempi di contatto del cloro dovute ai consumi presenti nel punto di rete di via Po, che possono aver reso poco efficace, solo localmente e transitoriamente, la disinfezione effettuata.

Per evitare che il problema si ripresenti Astea provvederà ad intensificare il controllo del dosaggio dei reagenti disinfettanti e dell’azione battericida misurando il cloro residuo libero. Si continuerà ad effettuare il monitoraggio dell’acqua di falda e di quella distribuita adottando i provvedimenti che storicamente sono risultati efficaci per garantire la qualità dell’acqua, compresa l’eventuale temporanea messa fuori servizio di qualche pozzo.

Di tutto ciò Astea ha informato ieri sera Comune di Osimo, A.a.t.o. 3 e Asur-Area Vasta 2 con relazione del responsabile del Sistema idrico integrato-gas.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 08-09-2017 alle 16:06 sul giornale del 09 settembre 2017 - 823 letture

In questo articolo si parla di attualità, inquinamento, osimo, Astea spa, crisi idrica

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