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Teatrino Campana: giovedì 30 marzo prosegue la rassegna Incontri d’autore

2' di lettura 28/03/2017 - Giovedì 30 marzo alle 21.30 prosegue a Teatrino Campana Incontri d’autore, rassegna promossa dall’Istituto Campana per l’Istruzione Permanente di Osimo, giunta alla VII edizione, con “Una passione slava”, il book-live tratto dal romanzo di Lucia Tancredi “La vita privata di Giulia Schucht”, con Lucia Tancredi, (narrazione), Serena Abrami (canto) e Fabio Capponi (piano). L’ingresso è libero.

Il Romanzo di Lucia Tancredi, edito dalla casa editrice “EV”, vincitore del Premio Letterario Internazionale «Scrivere per Amore» 2013 di Verona, ricostruisce tra vero e verosimile la vita di Giulia che è moglie, madre, confidente ed amante appassionata a cui Antonio Gramsci si rivolge come un bambino goloso.

Eppure Giulia Schucht è stata rimossa, condannata dalla Storia ad estinguersi. Cosa c’era di sconveniente in questa donna particolarmente bella, aristocratica, che d’estate vestiva di bianco, d’inverno di verde? Che incantava con il suo violino un pubblico di ottomila spettatori al concerto di capodanno a Mosca del 1918? Che cercò nella malattia forse un modo per preservarsi dalla storia del suo tempo o per essere fedele all’uomo che amava?

L’evento prevede la partecipazione di Serena Abrami (canto) e Fabio Capponi (pianoforte), che presenteranno delle inedite versioni di romanze russe e canzoni italiane anni 20-30 legate alla resistenza per meglio descrivere il contesto socio-culturale dei protagonisti del romanzo e creare un clima di immedesimazione con la storia narrata da Lucia Tancredi.

Così Walter Veltroni scrive su “Panorama” il 26 settembre 2012: “Mai come in questo momento, storici e polemisti incrociano le armi e i documenti sulle vicende politiche gramsciane; così, al contrario, Lucia Tancredi ha scelto la strada di un romanzo sulla vicenda personale del grande pensatore italiano Antonio Gramsci e di Giulia. S’intitola “La vita privata di Giulia Schucht” e ricalca con precisione e cura le biografie, le immagini, anche le parole, ma è un romanzo e così va letto.

Giulia è colta, cosmopolita, una violinista bravissima e insieme una donna che mantiene una componente ferina, selvatica, che il giovane Gramsci percepisce e impara subito ad amare e temere. C’è la Mosca degli anni rivoluzionari nel libro, c’è l’Italia già precipitata sotto il tallone fascista.. Eppure i riferimenti storici colpiscono meno: protagonista è il loro rapporto. Non cercate sguardi dal buco della serratura in questo romanzo, ma ci sono il sangue e la carne della storia. E non è poco.”


   

da Istituto Campana di Osimo






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 28-03-2017 alle 16:10 sul giornale del 29 marzo 2017 - 438 letture

In questo articolo si parla di cultura, osimo, spettacoli, palazzo campana, Istituto Campana di Osimo

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