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M5S: "l’ospedale di Osimo tradito per acquistare la palazzina dell’Interporto!"

Ospedale di Osimo 3' di lettura 06/03/2017 - Giuda l’aveva fatto per 30 denari: qui invece sembra che l’ospedale di Osimo sia stato svenduto sull’altare della convenienza politica per 15 milioni di euro. Ad ogni modo se dovessero confermarsi le clamorose notizie riportate nel comunicato stampa della CGIL Funzione Pubblica del 5 marzo 2017, il Movimento 5 Stelle farà le barricate ad Osimo per difendere il nostro ospedale!

Dal comunicato del sindacato si legge: “L’ASUR ha acquistato la Palazzina dell’Interporto per un costo contabile di 15 milioni di euro, ed ha presentato in Regione il progetto complessivo per la realizzazione del Polo Logistico presso lo stesso Interporto per la gestione dell’emergenza sanitaria, deposito dei farmaci e protezione civile”.

E ancora: “Ci sembra fin troppo evidente che il taglio operato in Area Vasta 2 a danno del personale, dei servizi, degli Ospedali (ricordiamo la vicenda Osimo/INRCA), serva esclusivamente per risparmiare soldi da poter utilizzare per operazioni “politiche”, compreso il definitivo decollo della Sanità Privata a discapito di quella Pubblica”.

“L’Ospedale di Osimo è, e dovrebbe rimanere, pur nel futuro nuovo nosocomio all’Aspio, parte integrante e sostanziale di quel Presidio Ospedaliero Unico di Area Vasta 2 istituito con atto ufficiale il 30 dicembre 2015 con tutte le funzionalità previste dalla riorganizzazione approvata e che non si sta però conseguendo”.

A quanto pare la società Interporto S.p.A. avrebbe un buco da 11 milioni di euro provocato da anni di inefficienze della politica regionale e locale. Ora si vuole tappare questa voragine nel bilancio, prelevando 15 milioni di euro dalla Sanità Pubblica attraverso tagli al personale, ai servizi sanitari, e allo stesso Ospedale di Osimo, disconoscendogli il ruolo all’interno del P.O.U. di AV2: un autentico scempio quello in atto in Area Vasta 2 con un’impressionante accelerazione sotto l'attuale gestione del Presidente Luca Ceriscioli, (colui che infatti ha già tagliato la maternità osimana l’anno scorso), soprattutto se si pensa che l’ASUR è già proprietaria di strutture inutilizzate come il CRASS ad Ancona o l’ex Ospedale Murri a Jesi che rendono l’acquisto della palazzina dell’Interporto di Jesi un clamoroso sperpero di denaro pubblico.

E questa sarebbe la razionalizzazione del patrimonio immobiliare dell’ASUR? Se l’INRCA si mangia Osimo, come sembra nonostante le rassicurazioni nel consiglio comunale del 1° marzo 2017 da parte di Pugnaloni e dei vertici ASUR, l’ospedale di rete della Val Musone, parte del Presidio Ospedaliero Unico di Area Vasta 2, non ci sarà più.

Le risorse economiche per un servizio sanitario decente ai cittadini della Val Musone vengono dissanguate per l’acquisto della palazzina dell’Interporto a Jesi, che il PD regionale vorrebbe addirittura fondere al più presto con Aerdorica SpA, società che gestisce l’aeroporto di Falconara, altro carrozzone della politica marchigiana con un buco vertiginoso (a quanto pare 13 milioni di euro nel 2015), nonostante il parere negativo sulla citata fusione da parte della Corte dei Conti.

Il Movimento 5 Stelle non permetterà che un simile scempio venga portato a termine nel silenzio, all’insaputa dei cittadini. Daremo battaglia in tutte le sedi pubbliche e istituzionali, a partire dal consiglio comunale fino in Regione. Se Pugnaloni è il sindaco di tutti gli osimani, non si presti a fare il “palo” a questo gioco.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 06-03-2017 alle 17:28 sul giornale del 07 marzo 2017 - 1245 letture

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