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Ciclismo: Marche, Tirreno Adriatico per il rilancio Investimento ed entusiasmo per la Corsa dei Due Mari

3' di lettura 13/02/2017 - Mai come all’altezza di questa 52^ edizione, la Tirreno Adriatico conduce le Marche nel mondo, che risponde immettendo in carovana i big delle due ruote professionistiche internazionali. Tre dei sette giorni sotto i fari per la gara del calendario World Tour. Mercoledì 8 marzo, le 22 formazioni inizieranno con la cronosquadre della lucchese Camaiore.

Questa la striscia finale. Domenica 12 marzo: l’ondulata Rieti – Fermo di 209 km. Lunedì 13 marzo: la veloce Ascoli Piceno - Civitanova Marche di 168 km. Martedì 14 marzo: la Cronometro di S.Benedetto del Tronto (10,050 km). Specialmente le prime due tappe marchigiane sono chiamate a ‘raccontare’ il territorio e la sua gente: nella loro capacità reattiva e nella loro volitiva creatività, in questo delicato momento storico, in cui il turismo regionale è in forte sofferenza a causa del terremoto.

“Fare squadra” è lo slogan per le Marche, alla cui denominazione al plurale corrisponde la plurima offerta del patrimonio regionale che oppone all’eccezionalità dell’evento sismico la ‘normalità’ della propria variegatissima e ospitale geografia. Dai tempi dell’artigiano padre fondatore Franco Mealli all’attualità tecnologica di Mauro Vegni (Rcs Sport).

Due direttori, identica amicizia con la regione di mezzo. Il prestigio della Corsa dei Due Mari è assoluto. Lo esprime l’albo d’oro, in cui figurano due nomi particolarmente cari ai marchigiani: Michele Scarponi e Vincenzo Nibali (tre vittorie in due, come al Giro d’Italia).

L’Aquila di Filottrano e lo Squalo dello Stretto sono stati compagni di colori (e di camera) fino all’anno scorso. Ora rimangono amici ma tornano ad essere avversari. Il confronto agonistico è scontatamente stellare: tra chi intende confermarsi e chi vuole emergere. Campione in carica è l’olimpionico Van Avermaet (leader l’anno scorso sull’iridato Sagan).

Nel 2015 si è imposto Quintana. L’anno prima: Contador. Quest’ultimo non ci sarà: “Non avremo Alberto, ma la nostra Trek Segafredo sarà competitiva, principalmente con Mollema” ha dichiarato Ivan Basso. Il plurivincitore della corsa rosa ha recitato il ruolo di battistrada degli ospiti, a Fermo, nella Presentazione delle Tappe Marchigiane della Tirreno Adriatico, finemente ospitata nella Sala “Incontri” della Carifermo, il cui saluto è stato portato da Alessandra Vitali Rosati.

E’ stato avvenimento che ha annunciato l’avvenimento, pienamente reso da tutti i relatori e dagli ospiti in sala (immancabile parterre de roi). A dare il benvenuto non poteva che essere il ‘pedalatissimo’ sindaco Paolo Calcinaro, affiancato dall’assessore allo Sport, Alberto Maria Scarfini.

Il senso spaziante dello sport che va oltre lo sport è stato reso dall’assessore regionale Turismo, Moreno Pieroni, che ha messo a fuoco lo spessore dell’evento promozionale turistico su scala planetaria, in forza del profilo multimediale internazionale.

Da qui il Progetto Biennale, prioritariamente sostenuto dal Servizio Turismo e Cultura della Regione Marche (essenziale punto di riferimento costituito da Raimondo Orsetti), pienamente condiviso da città ed enti direttamente coinvolti, come hanno dichiarato Luca Cappelli (consigliere comunale Ascoli Piceno), Piergiorgio Balboni (assessore Sport Civitanova Marche), Pierluigi Malvatani (consigliere Provincia Fermo), Graziano Di Battista (Camera Commercio Fermo), Stefano Pompozzi (Marca Fermana).

Il direttore di corsa Stefano Allocchio (ex stradista-pistard pluritricolore e plurivittorioso, d’oro anche alla T.A.) ha illustrato i variegati profili altimetrici delle frazioni fermano-ascolanomaceratesi. Il riconoscimento della Federciclismo ha avuto il bel sorriso della vicepresidentessa Daniela Isetti, omaggiata da Gabriele Menghini, promotore di lungo corso, di cui l’assessore Pieroni ha sottolineato i pieni meriti.

Effervescenza e intergenerazionalità totali per il movimento marchigiano, rappresentato dal presidente federciclistico Lino Secchi, affiancato dal poliedrico tandem Gaetano Gazzoli – Adriano Spinozzi (sul podio della cui Capodarco cadetta è salito Luca Capodaglio, oggi membro del comitato di tappa fermano).

In chiusura: la conferma del Giro d’Italia dilettanti ‘anconetano’: a giugno, Senigallia – Osimo e cronometro tutta osimana, come hanno testimoniato Maurizio Mangialardi (presidente dell’Anci Marche), Simone Pugnaloni (sindaco della città ‘senzatesta’) e Marino Amadori (c.t. azzurro under 23), ribadendo il ruolo recitato da Davide Cassani nel rilancio del tour dei giovani.

Foto di Bruno Severini


   

da Umberto Martinelli





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 13-02-2017 alle 18:04 sul giornale del 14 febbraio 2017 - 433 letture

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