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Ata: prosegue la pianificazione della gestione unificata dei servizi di igiene urbana nel territorio provinciale

ata rifiuti 2' di lettura 29/04/2016 - La provincia di Ancona si posiziona ormai stabilmente tra quelle considerate virtuose nella gestione dei rifiuti. La percentuale della raccolta differenziata supera la soglia stabilita dalla legge pari al 65% e in molti Comuni va ben al di là del 70%, con punte sopra l’80%.

La produzione procapite dei rifiuti complessivamente prodotti è pari a 455 kg all’anno. Anche grazie ai dati della provincia di Ancona, la Regione Marche è la terza in Italia nella raccolta differenziata dei rifiuti.

Questi risultati sono stati possibili grazie al lavoro avviato dai Consorzi obbligatori e oggi proseguito dall’ATA che, in collaborazione con le Amministrazioni comunali, ha reso possibile l’introduzione di sistemi di raccolta dei rifiuti in grado di incrementare drasticamente il recupero dei materiali e sintetizzare regole e modalità di raccolta in tutto il bacino. Basti pensare che nel 2006, prima dell’avvio di questa attività di pianificazione, il dato della raccolta differenziata nella provincia si attestava al 18% e la produzione procapite dei rifiuti era pari a 581 kg all’anno. In un decennio si è avuto, quindi, un incremento di quasi 50 punti percentuali di raccolta differenziata e una diminuzione procapite di oltre 100 kg all’anno di rifiuti. Se poi si considerano solo i rifiuti conferiti in discarica, escludendo quelli avviati a recupero, si passa dalle 270.000 tonnellate dell’anno 2006 alle attuali 73.000, con una riduzione del 73%.

Con l’ultima assemblea dei sindaci dell’ATA si fa un ulteriore passo avanti verso l’uniformazione dei servizi di raccolta dei rifiuti nel territorio provinciale. La definizione del nuovo Piano d’Ambito consentirà di affidare un servizio uniforme sul bacino provinciale, pur con le dovute peculiarità in base alle specificità dei vari Comuni, in grado di migliorare ulteriormente i risultati già conseguiti. In questa fase progettuale, si stanno definendo le esigenze dei vari Comuni, sulla base delle differenze demografiche, morfologiche, socio-economiche; si potrà così offrire a ciascun territorio un servizio in grado di rispondere alle proprie necessità, garantendo il raggiungimento degli obiettivi di raccolta stabiliti dalla normativa, con costi sostenibili grazie alle economie di scala che si andranno a creare tramite la gestione unica, per la quale si sono candidate le società pubbliche Multiservizi ed Ecofon tramite la costituzione di un Consorzio.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 29-04-2016 alle 15:56 sul giornale del 30 aprile 2016 - 579 letture

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