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Le eccellenze della città: Luciano Antonelli, un maestro della pizza al Mezzo Baiocco

3' di lettura 26/04/2016 - Si fa presto a parlare di arte della pizza. Ma dietro bontà, fragranza e gusto del principale piatto italico da esportazione, si nascondono anni di pratica e una certosina ricerca. E’ il caso di Luciano Antonelli, molisano di nascita (è venuto al mondo a Termoli 33 anni fa) ma osimano di adozione: da oltre 7 nella nostra città.

Luciano, che lavora al Mezzo Baiocco di Campocavallo, si dedica alla pizza da quasi 20 anni e a coronamento di questa lunga attività, ha ricevuto, a Loreto Aprutino, lo scorso 5 aprile, l’importante riconoscimento di istruttore pizzaiolo da parte della Pizza Italian Academy. Una certificazione riconosciuta in Italia e all'estero.

Il percorso che lo ha portato a questa vera e propria laurea della pizza è stato seguito dal maestro Marcello Bernaudo, riconosciuta autorità in materia, entro e fuori dei confini nazionali. “Tutto cominciò per caso”, spiega. “Andai a cercare lavoro in un ristorante in Molise.

Mi chiesero se avevo voglia di imparare a fare la pizza. Accettai di buon grado, per me era importante lavorare e guadagnare”. Col tempo Luciano si appassionò al mestiere. Nel 2003 l’offerta di venire a lavorare nelle Marche, ad Ancona. “Si trattava della pizzeria aperta nel conteso della sala Bingo alla Baraccola dove ottenemmo un buon successo”.

Poi l’incontro con i proprietari del Mezzo Baiocco, un sodalizio che dura ormai da 3 anni e mezzo, con reciproca soddisfazione. “Si è creata una bella squadra e credo che il premio che il pubblico ci tributa ne siano la migliore testimonianza”. Ma quale il segreto di un’ottima pizza ? Luciano sorride prima di risponderci. “Nulla di speciale: una scelta attenta delle farine, una preparazione accurata degli impasti e 96 ore di lievitazione. In questo modo riusciamo a restituire un prodotto eccellente, riconoscibile e facilmente digeribile”.

Ovviamente i fattori che possono influenzare fragranza e le caratteristiche di una buona pizza sono anche altri: acqua, ingredienti e cottura ad esempio. Luciano, che tiene per sé la maggior parte dei segreti di un lavoro di perfezionamento durato 5 lustri, ci confessa fra essi il meno scontato: “La passione”. “Senza quella, e immagino che ciò accada per tutte le attività, non penso sia possibile arrivare ad un prodotto veramente buono”.

Ma cosa farà ora il nostro pizzaiolo? “Ovviamente continuerò a lavorare , qui a Osimo, nonostante importanti offerte che mi sono giunte per esperienze all’estero. La mia autentica aspirazione è però la consulenza. Vorrei trasmettere quello che so alle nuove leve”.

Un percorso peraltro già segnato, che lo vedrà docente all’Einstein Nebbia a Loreto nel prossimo autunno e lo certifica già operativo come responsabile provinciale del Italian Pizza Academy. Nessun timore da ultimo di perdere il tocco se dovessero diradarsi il numero delle pizze sfornate: “ho fatto mie la cura e passione che metto nel lavoro. Sono convinto di poterle trasmetter intatte ai miei allievi.

Riferimenti:

Luciano Antonelli
Istruttore pizzaiolo Italian Pizza Academy
cell: 340-7075254
mail: lucianoantonelli@hotmail.it








Questo è un MESSAGGIO PUBBLICITARIO - ARTICOLO A PAGAMENTO pubblicato il 26-04-2016 alle 16:46 sul giornale del 27 aprile 2016 - 4455 letture

In questo articolo si parla di attualità, osimo, pubbliredazionale, vivere osimo, roberto rinaldi e piace a lucio82

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