utenti online

Con i Lions nella grotta del vento

grotte di frasassi 2' di lettura 19/04/2016 - Incontro molto interessane quello del 13 aprile per il Lions Club di Osimo,al Casale San Filippo,un Agriturismo in località Casenuove. Il dolce paesaggio campestre e un annoso gelso, resi suggestivi dalle prime ombre della sera, hanno dato il benvenuto ai visitatori, attesi dal presidente Massimo Torcianti.

All’interno alquanto confortevole, l’ospite d’onore,il Dott. Fabio Sturba che avrebbe raccontato la sua meravigliosa avventura :la scoperta della Grotta Grande del Vento a Frasassi. Presenti anche il PdG Achille Ginnetti, e il neo-eletto presidente Sandro Giuliodori.

Quando Sturba, accompagnato dalla gentile consorte Carmen, ha preso la parola,proiettando le foto ed evidenziando le tappe che avevano portato, lui e quattro suoi amici,speleologi per caso,alla scoperta della fantastica grotta, l’attenzione degli ascoltatori era al massimo. Nel libro da lui scritto,”Abisso Ancona”, il Dottore racconta le prime esperienze che hanno portato quei cinque giovani a lasciare l’usuale passeggiata al Viale della Vittoria di Ancona, per diventare magicamente “esploratori".

Armati di attrezzature improvvisate, questo manipolo inizia la sua avventura esplorativa per passare le domeniche, fino all’incontro con Pazzaglia, il presidente del Gruppo speleologico marchigiano di Ancona che li invita a visitare la loro sede. Dopo la loro iscrizione all’Associazione, e la loro preparazione specifica e varie uscite,finalmente si sentono speleologi e quel pomeriggio del I° ottobre 1971 nessuno poteva mancare ad entrare nella Grotta della Speranza ,scoperta alcuni mesi prima sul Monte Valmontagnana a San Vittore di Genga.

In realtà era soltanto un cunicolo,ostruito da terra e massi che si doveva allargare a forza di piccone, sudore e sangue.Arrivati a una stanzetta di pochi metri ,senza sbocco,addentare un panino era stata l’unica soddisfazione,quando uno del gruppo,sente alle sue spalle un soffio,un sibilo: questo significava che la grotta continuava e immediatamente il gruppo si mette a scavare ma non aveva gli attrezzi necessari ,così si rimanda al giorno dopo.

Dopo vari e difficili tentativi,scavo dopo scavo,cunicolo dopo cunicolo ,a forza di picconate, di polvere e di palate, il Dott, Sturba, in un susseguirsi di emozionanti flash narrativi, è riuscito a coinvolgere gli ascoltatori e a condividere con loro la sua emozione, nell’attimo in cui, dopo aver lanciato un sasso nel vuoto, si rende conto che la grotta è profonda più di cento metri,poi la discesa al buio sulla scaletta di corda, e infine lo stupore di fronte a un mondo sotterraneo meraviglioso, fatto di stalattiti, di pareti di calcite,di laghi cristallizzati, che la natura aveva custodito gelosamente per secoli e che, oggi, per merito di quel gruppo di avventurosi, è diventato un patrimonio per quelli che hanno la soddisfazione di ammirarlo e di apprezzarne la misteriosa bellezza.


   

da Rossana Giorgetti Pesaro 





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 19-04-2016 alle 23:28 sul giornale del 20 aprile 2016 - 595 letture

In questo articolo si parla di attualità, grotte di frasassi

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve https://vivere.me/av5d





logoEV
logoEV