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Mariani (PPO): 'comune dei paradossi, anche nel controllo del lavoro dei dipendenti'

1' di lettura 24/02/2016 - Il controllo di tipo automatico sull’osservanza dell’orario di lavoro da parte dei dipendenti è obbligatorio per tutte le pubbliche amministrazioni dal 1986 (dpr 13/86). Non sono esentate le Aziende Speciali che sono enti strumentali al Comune, né le società partecipate dagli Enti Locali.

Mi riferisco alla Asso, Azienda speciale del Comune dove invece ancora i dipendenti attestano la loro entrata apponendo sul “foglio presenze” la firma e l’orario di ingresso e di uscita. Nessuno controlla! Passiamo quindi dalla Parko dove si esagera attivando sistemi automatici che funzionano addirittura con impronte digitali alla Asso dove la presenza è “autogestita” dalla buonafede del dipendente.

Ma una “mezza misura” no? Possibile si debba passare da un estremo ad un altro? In entrambi i casi viene violata la norma:

1. alla Asso perché non si è ancora dotata di strumenti elettronici (un semplicissimo smarcatempo con badge) seppure la norma da tempo vigente, lo imponga.

2. alla Parko perché ha adottato uno strumento che utilizza le impronte digitali, ad oggi non consentite dal Codice per la tutela dei dati personali. A tal proposito, vista la delicatezza della questione, non solo nell'ambito dell'assenteismo nel pubblico impiego ma anche e soprattutto nella tutela dei dati personali, proprio per mettere fine alla querelle nata con l’A.d. Parko sull’utilizzo delle impronte digitali, ho già investito del problema il Garante della Privacy che mi auguro si esprimi in tempi brevi e ci indichi come ci si debba comportare.


da Maria Grazia Mariani
      Consigliere Comunale PPO





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-02-2016 alle 11:53 sul giornale del 25 febbraio 2016 - 660 letture

In questo articolo si parla di politica





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