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Premio Master R “Mastrucci” al Club Internazionale dei Brutti: delegazione osimana a Barbara

4' di lettura 11/12/2015 - Domenica 13 dicembre, alle 9,30, anche una composita delegazione osimana sarà ospitata nella Sala Consiliare del Comune di Barbara (già bellicoso castello dell’Anconetano) in cui si terrà la cerimonia di consegna del Premio Master “Mastrucci” in memoria di Pierluigi Mastrucci.

“Ricorderemo” sottolineano gli autori dell’iniziativa “l’appassionato ciclista, il promotore delle due ruote e il direttore sportivo, ma anche lo studioso, il ricercatore, l’intuitivo anticipatore, l’uomo libero, l’innovatore, l’Angelo-acrobata del Presepio Vivente di Barbara, l’amico sempre disponibile, l’animatore del miglior Carnevale, il pellegrino dell’Unitals, il volontario tra i terremotati, l’alpinista, lo sciatore.”

Il Premio si avvale del patrocinio del Comune di Barbara ed è concepito dal gruppo “Gli Amici di Piero”: i compagni di viaggio e d’avventura di tanti anni e di innumerevoli progetti avanguardistici nonché fuori-schema, alla ruota di Pierluigi (detto ‘Master’, detto ‘Cicci’). Il Master “Mastrucci” si propone quale riconoscimento finalizzato alla traduzione dell’eccezionale in normale e dello straordinario in quotidiano.

Ovvero, il coraggio della diversità come prassi, la generosità solidale quale regola, l’onestà e la puntualità come categorie inderogabili, l’amicizia quale collante indistruttibile, l’affidabilità fusa alla fantasia, la vicinanza alla terra e al cielo, la forza reattiva, il superfluo ed il falso come nemici giurati, l’ironia e l’autoironia quali compagne di viaggio.

A circa un anno dalla prematura scomparsa (a 59 anni), il premio verrà consegnato al Club dei Brutti di Piobbico, gran ‘bel’ nucleo, fortemente ‘pedalato’, espressione di un sito e di un entroterra (provincia di Pesaro-Urbino) dalla profonda e prestigiosa tradizione ciclistica (indimenticabili gli allestimenti e le proiezioni promozionali di “Bibi” Domenica Pazzaglia e di “Lele” Telesforo Jacobelli: dai Giri delle Marche e dell’Umbria alle cromatiche pedalate delle due ruote per tutti).

Sarà il presidente Giovanni Aluigi a guidare la delegazione dell’associazione internazionale fondata nel 1879 e tale da contare 25 sedi nel mondo con circa 30.000 iscritti. Oggi, lo scopo del sodalizio consiste principalmente nel “ristabilire il giusto equilibrio dei valori sociali, sminuendo il culto della bellezza e dell'apparenza, ormai dominante nella società moderna”. Primi a condividere, perlatro e sorridentemente, gli scopi perseguiti (nonché i modi ed i mezzi) sono i soci onorari ed i vincitori dei Premi No-bel: i personaggi belli e famosi, da Miss Italia in avanti.

Ne conseguono l’impegno civile, l’energia del sorriso socializzante, la valorizzazione dei borghi a misura d’uomo, la difesa del paesaggio, l’elogio della lentezza e della profonda bellezza dell’apparentemente brutto (non allineato). Proprio come piaceva al “Master”. Che era un vero ‘pezzo unico’ (capace di creare altri pezzi unici), un personaggio inimitabile, un avanguardista ispirato e progressivamente supportato da studio profondo ed esercizio sfibrante.

Un fisico eccezionale. Cittadino di Arcevia, aveva piantato le tende sportive ed umane nella vicinissima Barbara, il pedalatissimo paese dell’amico Americo Severini, funambolo del ciclocross (quattro volte sul podio iridato e pluricampione italiano professionisti negli anni Cinquanta-Sessanta). Proprio nella disciplina ciclocampestre Mastrucci avrebbe lasciato il proprio marchio indelebile e di massima qualità, esprimendo e concretizzando appieno il carisma di tecnico colto e raffinato: capace di portare al ripetuto azzurro ed ai tricolori ciclocrossistici i ragazzi del Pianello-Cingolani. Come corridore era stato scalatore roccioso e discesista formidabile (da ragazzo, da dilettante e, soprattutto, da amatore di altissimo profilo).

Aveva contribuito, quale ‘ciclonauta etico’ ad aprire nuove strade: dal cicloturismo al granfondismo (tra i primissimi protagonisti della Gran Fondo dei Sibillini). Promotore e sostenitore di progetti esemplari su strada e fuoristrada: vedi BiciScuola (primi Anni Ottanta), nel nome della cui filosofia aveva guidato la spedizione in bici (dormendo sotto le stelle) con l’obiettivo di portare il messaggio solidale degli alunni della Primaria “Fiorini” di Barbara a Rosanna Benzi, la straordinaria ragazza che poteva vivere solo nel polmone d’acciaio a Genova.

Un eccentrico geniale, intimamente onesto, meticolosamente puntuale, polivalente nei suoi infiniti interessi. Anche forte podista, portiere stravagante, karateta, pugile e paracadutista, studioso di astronomia e geologia (si era impegnato pure nella prevenzione dei terremoti).






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-12-2015 alle 18:25 sul giornale del 12 dicembre 2015 - 340 letture

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