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Liste Civiche: 'inesorabile la svendita delle partecipate. Entro il mese tocca alla Parko

2' di lettura 07/07/2015 - Entro il mese si conclude il primo step di quella che definiamo la svendita delle società partecipate. La Parko cede il trasporto pubblico locale (per il quale molti investitori si stanno fregando le mani, come ci è stato riferito direttamente), il che vuol dire che le linee, i collegamenti, i servizi per anziani e frazioni verranno rivisti tutti nella logica del guadagno (se rendono bene sennò tagliare).

Ma sopratutto significa traferire al privato sei dipendenti e almeno 5 mezzi di trasporto (faticosamente acquistati in questi anni). Un'azione che definire liberista è dire poco, compiuta da una sinistra che a Osimo solo a parole ancora finge di occuparsi di lavoro e di servizi pubblici, ma che in un anno ha fatto esattamente l'opposto ovvero tartassare le famiglie e privarle di servizi a basso costo.

La voglia di svendere per incassare qualche somma da impiegare in promesse elettorali è più forte di una doverosa strategia dei servizi pubblici. La voglia di molti dirigenti di liberarsi di un peso (così venivano e vengono ritenute le società partecipate) ha avuto ragione rispetto alla capacità delle stesse società di creare servizi sociali in grado di incidere sulla qualità della vita dei cittadini osimani.

Il risultato è il ritorno a quello che c'era prima del 1999 con servizi a metà, organizzati senza tener conto delle esigenze della popolazione. Tutti se lo ricordano. Quando avrà bruciato i 450 mila euro incassati, il Comune non potrà fare altro che contestare i disservizi che il privato inevitabilmente creerà e gli osimani sapranno a loro volta che i disservizi sono la conseguenza di una precisa scelta amministrativa.

I dipendenti che rimarranno dopo lo smembramento della Parko ritengono di essere fortunati perché saranno inglobati nella Osimo Servizi s.r.l., nella speranza che il polmone finanziario della Imos sarà sempre in grado di coprire perdite e costi.

Gli utili della Imos però saranno distratti dal finanziamento dei servizi sociali, come fino al 2014 era avvenuto, lasciando scoperte molte di quelle necessità alla persona che oggi cominciano già a presentare alcune crepe. In futuro una diversa impostazione amministrativa dovrà mettere mano a una riduzione di personale, per evitare ulteriori aumenti di costi dei servizi (un esempio per tutti: l'aumento spropositato per il trasporto scolastico).


da Coordinatori Lista Civica Il Faro di Pesaro





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 07-07-2015 alle 13:10 sul giornale del 08 luglio 2015 - 649 letture

In questo articolo si parla di politica

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