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Offagna: parcheggio in area vincolata lungo la Sirolo-Senigallia. C'è una denuncia dei Forestali

3' di lettura 08/06/2015 - Il corpo Forestale di Ancona ha denunciato alla Procura della Repubblica del capoluogo, per intervento edilizio in zona sottoposta a vincolo paesaggistico - ambientale in assenza di permesso di costruire, una persona ora indagata per aver realizzato un piazzale sito non lontano una stazione di servizio lungo la provinciale, nei pressi del Fiume Aspio.

Nello scorso mese di aprile i forestali, a seguito di segnalazione per presunte irregolarità edilizie, si erano recato presso una stazione di rifornimento carburanti lungo la Strada Provinciale Sirolo – Senigallia, dove era stato riscontrato uno spandimento di materiale inerte, ghiaia e fresato d’asfalto, sul terreno adiacente l’area occupata dall’impianto di distribuzione dei carburanti, situato sulla sponda sinistra del Fiume Aspio, con una superficie di 1050 m2 circa.

Dalle indagini effettuate si è subito compreso che il piazzale costituisce un parcheggio per i clienti. La funzione di parcheggio dell’area era già stata riscontrata dagli agenti durante il normale servizio d’istituto ed è stata pure documentata con alcuni scatti.

Da successive verifiche si è accertato che l'area su cui insiste il parcheggio, come attestato dalla documentazione fornita dal Comune di Offagna, è inserita in una particolare zona del Piano Regolatore Generale, quella dei “Corsi d’acqua”, che impone un utilizzo del suolo attinente ad opere agro-silvo-pastorali, salvo poche eccezioni riguardanti opere di pubblico interesse.

Pertanto, la realizzazione del parcheggio, eseguita con materiale inerte su terreno classificato catastalmente “seminativo arborato”, su cui grava il vincolo paesaggistico, in quanto posto all’interno della fascia di 150 m della sponda sinistra del Fiume Aspio, comporta la violazione sia delle norme del Testo Unico sull’edilizia del 2001, per intervento in zona sottoposta a vincolo ambientale in assenza di permesso di costruire, sia di quelle sul vincolo paesaggistico del 2004, per aver eseguito tali opere in aree tutelate.

Inoltre, visionando il permesso di costruire abilitante alla realizzazione della stazione di servizio carburanti, è stata constatata anche la mancata piantumazione di alberi e arbusti sempreverdi lungo i confini dell’area di pertinenza dell’impianto.

Infine, i Forestali stanno ancora verificando la tipologia dei materiali usati per realizzare il piazzale, sia quelli posti in opera come fondazione, sia quelli impiegati come copertura: infatti, sarebbe stato notato un leggero sollevamento del piano di campagna e non si potrebbe perciò escludere che siano stati utilizzati pure rifiuti provenienti da demolizioni, scavi e realizzazione di strade. Si tratterebbe di materiale inerte non preventivamente trattato, come invece prevede il Decreto Ambientale del 2006.

“L’ipotesi che lo spandimento di materiale inerte su terreno a destinazione agricola costituisca reato” ha aggiunto il Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Ancona,“è corroborata da varie sentenze del Consiglio di Stato, unanimemente concordi nell’affermare la necessità di un titolo autorizzativo per cambiare la destinazione d’uso del suolo, soprattutto utilizzando un terreno agricolo alla stregua di un parcheggio, previa distribuzione sulla superficie di inerti di dubbia provenienza”.








Questo è un articolo pubblicato il 08-06-2015 alle 17:26 sul giornale del 09 giugno 2015 - 558 letture

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