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Cinema Concerto: l'associazione scrive al Ministro

3' di lettura 23/04/2015 - Gentile ministro, Le scriviamo nell’estremo tentativo di riuscire a salvare il cinema della nostra città: il Cinema Concerto della città di Osimo che è stato inserito nel piano delle alienazioni del patrimonio comunale. Siamo un’associazione che da mesi porta avanti questa battaglia attraverso presidi, iniziative di sensibilizzazione, articoli di giornale, raccolta firme e incontri istituzionali.

Addirittura siamo riusciti ad organizzare una riapertura straordinaria della sala per un giorno, facendo tornare i cittadini in quel luogo della loro memoria e del loro futuro, raccogliendo un incredibile successo di entusiasmo e partecipazione. Tutto ciò per esorcizzare l’idea della vendita che questa neo eletta amministrazione sta portando avanti, pur essendo a maggioranza Pd.

Ciò dispiace alquanto, visto che nella recente campagna elettorale Pd ed alleati avevano espresso la loro contrarietà all’alienazione, dichiarando piuttosto che tra le loro priorità ci sarebbe stata proprio la riqualificazione del centro storico a partire da questo bene.

Osimo è una città di 34.000 abitanti ed non ha nessuna sala disponibile, in quanto il Cinema Concerto di cui stiamo parlando è chiuso ormai da alcuni anni, pur essendo una di quelle sale storiche di cui Lei ha recentemente parlato in svariate occasioni e che sta difendendo con impegno e serietà, prospettando anche la possibilità di favorire economicamente le istituzioni che si faranno garanti della volontà di ristrutturare e riportare le vecchie sale alla loro prevalente destinazione.

Il nostro cinema è veramente bello, ha il fascino delle sale di città, ha la forza della storia che guarda avanti, con uno stile che combina un pavimento in grana di marmo, poltroncine rosse e vecchi proiettori ancora funzionanti. Non pensiamo che quei proiettori debbano essere musealizzati, ma utilizzati, naturalmente in un adeguato combinato con il nuovo corso digitale.

Questo patrimonio culturale ed architettonico (la sala si trova in un antico edificio che si affaccia sulle mura romane,) in base alle dichiarazioni dell’amministrazione, dovrebbe essere sacrificato per una sala polifunzionale che magari l’amministrazione deciderà di stralciare dal piano vendite o da prevedere come vincolo ai potenziali acquirenti. Il condizionale è d’obbligo, in quanto in questi mesi sono apparse le più svariate e fantasiose ipotesi sul tema, ma nessuna di queste ha aperto la possibilità ad un ripensamento sulla vendita a favore di un recupero.

Chiediamo a Lei, che ha la vista lunga, di darci man forte in questa nostra battaglia per la civiltà, in tutte le modalità che riterrà opportune. Un saluto affettuoso dagli amici del Nuovo Cinema Concerto e da quanti con noi continuano a sperare in un finale tanto inaspettato quanto desiderato, per una sceneggiatura che forse ha bisogno della Sua pennellata di amore per la cultura.

Cordiali e sinceri saluti.

Per l’Associazione Nuovo Cinema Concerto

Rosalia Alocco

Sara Andreoli

Nerina Bianchetti

Simone Bompadre

Caterina Di Benedetto

Sergio Foria Accorroni

Linio Caterina

Cristina Presidente

Presidente Argentina Severini


   

da Associazione Nuovo Cinema Concerto

 





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 23-04-2015 alle 18:08 sul giornale del 24 aprile 2015 - 532 letture

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