utenti online

Loreto: Slow Food lauretana chiede ai sindaci della Valmusone di pronunciarsi contro il TTIP

slow food logo 2' di lettura 22/04/2015 - Come noto, è in corso un ulteriore “round” negoziale per la conclusione del TTIP (Partenariato Transatlantico sugli scambi e sugli investimenti tra Usa e Ue), che prevede l'abbattimento di tutte le barriere “non tariffarie” al libero scambio di merci e servizi tra le due sponde dell'Atlantico.

Questo obiettivo, teoricamente condivisibile, si sta traducendo -per quello che si riesce a capire dai pochissimi documenti circolanti- nel tentativo di neutralizzare qualsiasi elemento che possa essere di ostacolo (o percepito come tale) alla attività di qualsiasi impresa produttiva, commerciale o finanziaria. In pratica il Trattato consentirebbe un abbassamento al livello più basso di tutte le normative in materia di tutela dei diritti, di tutela della salute, di accordi salariali e sindacali in genere, di diritti dei consumatori e così via.

Tutto questo sarebbe reso possibile attraverso il riconoscimento alle aziende del diritto esclusivo di citare in giudizio i governi di fronte ad arbitrati internazionali indipendenti dai sistemi giuridici nazionali ed europei, con una violazione palese delle sovranità europea, nazionali e locali. Non occorre sottolineare come le grandi multinazionali (i cui bilanci superano di parecchie volte quelli di molti stati, anche europei) avrebbero facile gioco a citare per danni quelle amministrazioni che volessero tutelare standard di salute e di sicurezza, impedendo, ad esempio, pratiche pericolose come il fracking o l’uso di OGM (non a caso, due situazioni recentemente normate dalla nostra legislazione).

Tutto questo, per di più, avviene in segreto, con poche informazioni disponibili per un controllo pubblico dell'andamento dei negoziati, consentendo così alle lobby corporative una sempre maggiore influenza su di essi. A questo stato di cose, un gruppo sempre più numeroso di associazioni, gruppi e personalità, sia in Europa che negli Stati Uniti d'America, sta cercando di opporsi, facendo chiarezza sugli argomenti in discussione e sulla posta in palio, attraverso la mobilitazione delle opinioni pubbliche e delle istituzioni, soprattutto quelle locali, sicuramente le più colpite nella propria autonomia e sovranità.

In tale contesto, Slow Food Condotta di Loreto Val Musone, intende promuovere un'azione informativa e sollecitare l'Amministrazione Comunale a prendere posizione, come hanno fatto e stanno facendo molte altre istituzioni locali nelle Marche e in tutta Italia.

Ci rivolgiamo perciò al Comune di (Recanati, Porto Recanati, Osimo, Loreto, Filottrano, Castelfidardo, Montefano, Montelupone, Numana e Montecassiano) sia perché partecipi a quest'opera di sensibilizzazione sia perché si schieri ufficialmente, ove condivida la posizione di ferma contrarietà a quanto in corso di negoziazione con il TTIP.

Per quanto riguarda la posizione dell'Amministrazione, alleghiamo alla presente uno schema di deliberazione da portare all'approvazione del Consiglio Comunale, già utilizzato da altri Comuni e Istituzioni Locali.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-04-2015 alle 11:41 sul giornale del 23 aprile 2015 - 449 letture

In questo articolo si parla di attualità, slow food

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve https://vivere.me/aipr





logoEV
logoEV