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Mazzocchini risponde a Latini: 'ho agito secondo scienza e coscienza. Questa la verità'

3' di lettura 16/04/2015 - L'ingener Mazzocchini risponde a Latini con un commento su Vivere Osimo. Ne riportiamo in seguito il testo integrale: "Latini, ecco la verità sulle mansarde: non ho mai rilasciato alcuna autorizzazione applicando l’interpretazione sulle mansarde che solo parte di Osimo in tutte le Marche desiderava. Difatti in ottobre risultavano in attesa della firma un paio di pratiche, una di queste riguardava il progetto redatto dall’ing. Staffolani e prevedeva la realizzazione di una mansarda.

Ricevetti in data 20 ottobre 1999 un invito dal sindaco Latini a rilasciare le autorizzazioni. Non sarebbe stata quella l’occasione per sottoscrivere una autorizzazione che ritenevo illegittima, anche se provai un profondo senso di rispetto per l’ing. Staffolani che si adeguava alle indicazioni della politica. Il Lunedì seguente non ero più dirigente dell’urbanistica e traccheggiare qualche giorno fu facile.

Parlai dei termini della questione anche con il Procuratore della repubblica, tuttora in servizio in Ancona, non ricevetti lumi utilizzabili, ma oramai la questione non mi riguardava più. Ammetto, la vicenda delle mansarde fu la prima grande scintilla dopo gli attacchi subiti nella campagna elettorale del 1995. Basta però prendere in mano la delibera n 135 del consiglio comunale del 6 ottobre 1999 e leggere per capire la verità. Innanzitutto il parere allegato dell’avv. Ranci demoliva completamente la possibilità di interpretare la norma a favore della cubatura fuori indice.

La mia segretaria mi fece avere all’epoca la relazione fornita via fax da Latini che avrei dovuto firmare per corredare il parere Ranci, io la riscrissi secondo scienza e coscienza, alla segretaria del sindaco che mi segnalò le ire di Latini. Dissi semplicemente che non mi sarei pisciato addosso dalla paura.

La mia relazione, allegata alla delibera di consiglio, ricorda che già avevo ricevuto un ordine scritto dal direttore in data 5.10.1998, che il successivo parere del Ranci del 15.9.1999 era contrario, che riconfermavamo un parere che tutto l’ufficio urbanistica aveva firmato in data 5.10.1998, e concludevo con un “rimette pertanto per specifica richiesta il presente documento, e suggerisce inoltre di acquisire il parere dell’ufficio legale che predispose l’atto di G.C. n.216/98”. Era il 4 ottobre1999.

Altra testimonianza a favore della mia coerenza. Il 7 febbraio 2006 l’avv. Stramigioli presentava ricorso al Tar per conto dei signori Luna e Sasso per l’annullamento di una autorizzazione edilizia, ed io fornii una relazione su tutte le irregolarità della pratica e perciò anche sul calcolo della cubatura (eseguito tenendo conto della sfortunata delibera di cui sopra che non teneva conto delle mansarde e di altri volumi).

Il TAR non ebbe modo di pronunciarsi, perché il comune annullò subito l’autorizzazione rilasciata. Da quel momento, secondo quanto mi fu riferito, la interpretazione illegittima cessò. Ribaltare la verità è indice di difficoltà. Io non sono l’antagonista politico di Latini e dal 1999 non ho esercitato più alcuna influenza sulle questioni di rilievo amministrativo, perciò non accetto questo atteggiamento diffamatorio che qualifica chi lo pratica.






Questo è un articolo pubblicato il 16-04-2015 alle 15:26 sul giornale del 17 aprile 2015 - 1014 letture

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