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Rifondazione Comunista stigmatizza il ricorso in Cassazione della Regione sul biogas osimano

3' di lettura 13/04/2015 - In questi giorni, si sta scrivendo un altro nero capitolo della travagliata storia delle centrali a Biogas nelle Marche. Dal 2012 ad oggi i cittadini marchigiani ne hanno dovute vedere di tutti i colori: le evidenti forzature della normativa da parte della giunta “Spacca –PD” per favorire gli interessi speculativi, le indagini della magistratura, i dirigenti e i funzionari indagati.

Per fortuna tanti cittadini e tante amministrazioni locali non si sono arrese e, anche attraverso forti mobilitazioni, hanno ottenuto vittorie importanti e la chiusura di diversi impianti in tutta la regione. È il caso delle centrali di Osimo e Camerata Picena, per restare nella Provincia di Ancona, dove il Consiglio di Stato ha definitivamente annullato le rispettive autorizzazioni: per Spacca e la sua giunta una sconfitta su tutta la linea. Su tutta la vicenda c’era stata, almeno sembrava, anche l’autocritica dei massimi dirigenti regionali del Partito Democratico e dello stesso candidato presidente Ceriscioli.


Ma la dura realtà è ben diversa: proprio in questi giorni, per l’impianto di Osimo, la giunta regionale non soddisfatta di aver perso la causa al Consiglio di Stato, con i soldi pubblici, ricorre in Cassazione, minaccia il ricorso alla Corte Europea e lo fa contro le cittadine e i cittadini del locale comitato che invece devono tutelare i propri diritti tirando fuori i soldi di tasca!

E se tanto ci dà tanto ci dovremo aspettare a breve altro sperpero di denaro pubblico quando analogo ricorso giungerà, per quanto riguarda la Provincia di Ancona, anche a Camerata Picena, questa volta contro la stessa Amministrazione comunale.

Hanno sbagliato tutto, fanno finta di ammetterlo sperando che gli elettori dimentichino, ma intanto continuano a difendere gli interessi dei potenti e, con assoluta sfrontatezza, minacciano di far pagare i loro errori ai cittadini e alle amministrazioni comunali che hanno la sola colpa di non aver abbassato la testa! Quest'ultima mossa a fine mandato parla più di tanti discorsi elettorali, lancia messaggi trasversali ma soprattutto dice chiaro che il Partito Democratico e Spacca continuano a stare dalla stessa parte, quella dei potenti e degli interessi speculativi.

Ed oltre il “teatrino” delle odierne “baruffe” questa mossa prefigura lo scenario post elettorale che, di fatto, il PD sta preparando assieme e con suoi attuali (e futuri) alleati. Non è forse così caro candidato del PD Ceriscioli e caro Segretario del PD e consigliere regionale Comi? Non state forse in quella giunta che ha deciso quest'ultima prepotenza?

Sconfessate pubblicamente questa iniziativa dei vostri assessori, dei dirigenti al loro e al vostro servizio, non vi nascondete dietro inesistenti giustificazioni e tecnicismi. Impegnatevi formalmente a ritirare questo vostro ricorso e ad escluderne altri nei casi analoghi, altrimenti non resta che un giudizio: nulla è cambiato e nulla volete cambiare! E infine, il Sindaco Pugnaloni e la sua giunta su quest’ultima vicenda non hanno nulla da dire?


da Partito della Rifondazione Comunista
Federazione di Ancona





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 13-04-2015 alle 22:41 sul giornale del 14 aprile 2015 - 578 letture

In questo articolo si parla di politica, Partito della Rifondazione Comunista-Federazione di Ancona

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