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Severini: 'cinema Concerto, tanto appeal e incompreso (dalla giunta)....

2' di lettura 11/04/2015 - La sala del Cinema Concerto ha uno stile sufficientemente vintage da risultare irresistibile tra neanche una manciata di anni. Ha un appeal adeguatamente versatile da divenire tremendamente affascinante da qui a pochissimo tempo.

Di fronte a ciò l’amministrazione comunale rischia di fare come quelle persone semplici, che in anni non sospetti, si sono liberate dei vecchi mobili delle nonne e delle bisnonne, per rosicarsi i gomiti di lì a poco, quando i nipoti li avrebbero volentieri fatti entrare nelle loro case come oggetti di lusso, capaci di restituire gusto e anima ai loro spazi.

Ad Osimo invece, dove servirebbe la vista delle aquile, si preferisce guardare con gli occhi delle talpe, facendo per di più gli avvoltoi su ciò che è bello, utile e desiderato… perché sindaco, assessori e consiglieri hanno potuto constatare l’interesse ed il plauso che ha suscitato l’apertura straordinaria del cinema neanche un mese fa. Per fortuna lo sguardo lungo da aquila sembra avercelo il ministro Franceschini che in data 27 marzo su Repubblica scriveva della “imminente entrata in vigore di un provvedimento fortemente voluto dal governo proprio per sostenere le piccole sale cinematografiche di prossimità, che spesso costituiscono il solo, autentico presidio culturale di tante piccole comunità”.

Non si tratta del solito scocciatore che si diverte a rompere le scatole a prescindere; eppure le sue parole coincidono perfettamente con quelle che in questi mesi molti di noi hanno pronunciato in relazione al nostro cinema.

Chissà se le stesse frasi pronunciate da più blasonati personaggi riusciranno a far ritornare sui propri passi Pugnaloni e compagnia bella, oppure se preferiranno passare alla storia come coloro che hanno privato la città della sala cinematografica proprio nel momento in cui il paese decideva di compiere delle scelte precise in tema di cultura e socialità? Queste non sono tematiche prettamente progressiste e tipiche del pensiero democratico? Chi sta governando Osimo??

C’è qualcosa che non porta? Ma noi, visto che anche Franceschini docet, in attesa di conoscere l’ultimo flim visto dal nostro sindaco al cinema, anche per sondare la sua profonda sensibilità in materia, siamo certi che questa maggioranza consiliare avrà un rigurgito di orgoglio e si rifiuterà di trasformare il cinema in una saletta da dare come contentino ai rompiscatole, per poi sventrare tutto e recuperare qualche bella stanzetta in più da cedere al miglior offerente. Soltanto i manigoldi potrebbero arrivare a tanto.

Ma se mai ciò si dovesse votare, qualcuno potrà pensare bene di fare resistenza fisica per risarcire l’immobilità e ciò che non si è fatto di fronte all’abbattimento di Villa San Martino e del Consorzio, che ancora scotta, e quanto scotta.


   

da Argentina Severini





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-04-2015 alle 02:34 sul giornale del 11 aprile 2015 - 607 letture

In questo articolo si parla di cultura, argentina severini

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