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Uaar Ancona: 'la cessione del cinema Concerto chiuderebbe spazi di libertà ai valori laici'

UAAR Ancona 2' di lettura 07/04/2015 - Preso nota delle ultime notizie di stampa, il locale circolo osimano dell’Unione atei ha deciso di prendere posizione nella polemica sulla vendita del locale ex Cinema Concerto, schierandosi, per espressa volontà dei suoi soci osimani, contro la sua cessione, che ne minerebbe irrimediabilmente una sua futura destinazione d’uso per attività sociali e culturali.

In particolar modo ci preoccupa la notizia che ad acquistarlo possa essere l’Ordine dei frati minori conventuali della basilica di san Giuseppe. Ricordando l’enorme potere economico della Chiesa cattolica e dei suoi vari organi religiosi, nonché i benefici e gli sgravi fiscali di cui essi godono (facilmente riscontrabili nel sito www.icostidellachiesa.it), a noi preme maggiormente sapere la destinazione finale del locale in vendita.

Si parla di una trasformazione dell’ex cinema in una biblioteca dell’ordine dei frati minori con accesso ad un fantomatico Auditorium, a chi ne chiedesse l’utilizzo, per una paio di volte al mese….Grandi prospettive che allettano la cittadinanza osimana, insomma!

Non ci sentiamo assolutamente rassicurati dalle dichiarazioni di alcuni consiglieri del Pd fatte nelle passate settimane, i quali fanno riferimento a parti del contenuto della delibera n°49 del 31/07/2014, che dovrebbe vincolare e regolamentare la destinazione d’uso pubblico del locale. Anzi, condividiamo le parole di Argentina Severini, ex consigliere comunale, sul fatto che uno spazio di incontro e socializzazione culturale possa essere ridotto ad un uso limitato da qualche vincolo da porre all’atto di vendita per mere motivazioni di bilancio.

Ci poniamo delle domande, che rivolgiamo direttamente a quest’Amministrazione: potrebbero venire escluse associazioni, come la nostra, che volessero svolgere attività culturali e/o dibattiti su temi di laicità o di difesa dei diritti civili, come il riconoscimento dei diritti degli omosessuali, di una legge sull’eutanasia tanto richiesta da migliaia di malati terminali o sulla tutela dell’applicazione della legge 194/78 sull’interruzione di gravidanza?

Non pensiamo di riscuotere consensi, su queste e altre tematiche, da parte dei frati di San Giuseppe. Stiamo progettando di svolgere, oltre ai nostri consueti incontri filosofici, una rassegna di film che parlano di discriminazione sessuale, di diritti delle donne e di altre lotte di emancipazione, nonché una mostra di vignette satiriche, intitolata “Sacro sante risate”, con la partecipazione del famoso vignettista Sergio Staino.

Ci domandiamo se tale delibera tuteli l’utilizzo dell’ex cinema per attività di questo tenore o lasci all’ordine dei frati potere discrezionale nel dare consenso a tale utilizzo, e quindi poter rifiutare determinate manifestazioni al suo interno che non siano consone al loro pensiero. In attesa di queste risposte, condividiamo le preoccupazioni di tutta la comunità osimana sulla necessità di vendere un ulteriore spazio di aggregazione pubblica di questa nostra sempre più spoglia città.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 07-04-2015 alle 17:56 sul giornale del 08 aprile 2015 - 392 letture

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