Chiusura del punto 'Ecco' a San Biagio: appello della Mariani al sindaco perché difenda le maestranze

Il supermercato di San Biagio andava “a gonfie vele”. Da quando però è subentrata la TFA una decina di mesi fa, i prodotti esposti sui banconi sono cominciati a scarseggiare. A volte non si riusciva a trovare neanche il latte o l’acqua e nonostante il lodevole impegno, professionalità e le “magie” del personale nella “moltiplicazione” dei prodotti sugli scaffali, oggi il supermercato è chiuso. E’ chiuso non perché pressato dalla concorrenza, non perché i lavoratori fossero incapaci o scortesi, non perchè non ci fossero i clienti, anzi, ma semplicemente per una “politica” incomprensibile dell’azienda (un supermercato senza prodotti cosa può vendere?).
Per di più sono mesi che non vengono pagati gli stipendi (ultimo stipendio percepito quello di agosto 2014). Così i dipendenti hanno deciso di entrare in sciopero e il supermercato di San Biagio di Osimo ha chiuso, insieme agli altri supermercati Ecco che si trovano ad Ancona, Castelbellino, Pesaro, Porto Potenza Picena e Pescara con più di 140 lavoratori.
Le parti sindacali nel pomeriggio di giovedì 19 febbraio prossimo incontreranno l’Assessore Regionale Marco Luchetti. Pertanto nell’interesse non solo dei lavoratori osimani (una quindicina) ma anche della collettività tutta, in particolare della frazione di San Biagio di Osimo, una delle più popolose della Città.
La invito a voler adottare ogni iniziativa volta alla riapertura del supermercato nella frazione osimana. Fiduciosa in un Suo positivo e sollecito riscontro, porgo distinti saluti.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 18-02-2015 alle 12:22 sul giornale del 19 febbraio 2015 - 1010 letture
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