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Il regista Tiberi incontra le classi V del liceo Campana dopo la proiezione del suo 'Fango e Gloria'

4' di lettura 27/01/2015 - La realtà si fa cinema e il cinema racconta la prima guerra mondiale nell'originale e commovente pellicola realizzata dal regista Leonardo Tiberi, che rinnova il suo legame con Osimo, incontrando in esclusiva gli studenti delle classi V del Liceo Campana e dibattendo con loro dopo la visione del film.

L'appuntamento, promosso dal Dipartimento di Storia e Filosofia del Liceo in collaborazione con l'istituto Campana per la cultura permanente, sostenitore dell’iniziativa, si è svolto proprio nei locali del Teatrino Campana ed è stato un interessante momento di confronto tra ragazzi e regista, un'occasione privilegiata per immedesimarsi con i protagonisti del conflitto mondiale di cui è appena trascorso il centenario.

Merito di questo risultato sicuramente le caratteristiche uniche di questa pellicola: presentato al festival del cinema di Venezia nella sezione fuori concorso, ha riscosso ottimi crediti grazie alla combinazione di scene tratte dai documentari dell'Istituto Luce alla fiction con la storia di tre amici le cui vite vengono stravolte dall'inaspettato coinvolgimento con la guerra. Tutto questo nella pellicola del maestro Leonardo Tiberi, dal titolo fortemente evocativo: “Fango e Gloria”.

Fango, sporco, disordine, distruzione: questi i caratteri che sempre accompagnano un conflitto, evidenziati dalla voluta diacromia della ricolorazione operata dal regista. Gloria: quella esaltata dai momenti di vittoria, dall'idea (nata non molti anni prima in Italia) di combattere per la causa della nazione, per la salvezza delle generazioni future. Gloria ancora come onore a quel milite ignoto che passa di città in città a bordo di una locomotiva e che ovunque desta rispetto, commozione, speranze, ricordi dei propri affetti, ora cancellati dalla guerra. Leonardo Tiberi, romano, classe 1948, architetto e manager ma soprattutto grande appassionato di cinema e filmaker.

Ex direttore commerciale dell'Istituto Luce e grande esperto di montaggio, ricolorazione ed effetti sonori, rinnova il suo legame con la città di Osimo, che ha dato i natali a sua moglie, Sabina Fiorenzi, autrice del soggetto del film. "L'idea di sperimentare questo nuovo genere cinematografico - dice Tiberi - è il frutto di due mie passioni, l'amore per la storia - non solo quella dei grandi ma anche e soprattutto quella fatta dagli uomini comuni, dagli eroi quotidiani in cui ci si può facilmente riconoscere - e le competenze acquisite nel recupero e nella selezione di documentari d'epoca con l'obiettivo di farli rivivere, di renderli attuali.

Per far questo ho dovuto affrontare le obiezioni di molti, potremmo dire “puristi”, contrari al rimaneggiamento delle immagini da repertorio. Io ho voluto avventurarmi in questa impresa: non per stravolgere ma per rendere più familiari e quindi più umane quelle riprese che le tecniche dell’epoca ci hanno lasciato mute e in bianco e nero". E il risultato raggiunto è veramente efficace, tanto che alla fine della visione ci si riscopre completamente immersi nella vita dei protagonisti.

Colpisce inoltre l’insistenza nella figura finale del milite ignoto e nella descrizione del percorso che, nel 1921, questa bara-simbolo di tutti i caduti attraversa le vie d’Italia fino ad arrivare a Roma, all’altare della patria. “Anch’io – continua ancora il regista - non conoscevo bene la storia del milite ignoto ma poi, documentandomi, sono rimasto rapito da questo episodio: un filmato ininterrotto che descrive tutto il cammino del milite e che testimonia soprattutto il bagno di folla che in ogni città accompagnava il suo passaggio.

Una manifestazione spontanea ma che, nell’esperienza di divisione e conflitto del dopoguerra, metteva in luce la grandezza del popolo italiano, unito attorno ai veri protagonisti della storia, quelli anonimi, che nessuno conosce, che i libri non raccontano, ma che hanno saputo sacrificare la propria vita per la patria”.

Un ottimo gradimento quindi riscosso dal film e dall’incontro con il regista, che chiude con successo il primo dei tre appuntamenti promossi dal Dipartimento di Storia e Filosofia del Liceo Campana di Osimo, “In ricordo della prima guerra mondiale”. Gli altri due saranno dei momenti di approfondimento sul tema, con storici ed esperti, pianificati tra febbraio e marzo prossimi.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 27-01-2015 alle 16:50 sul giornale del 28 gennaio 2015 - 456 letture

In questo articolo si parla di scuola, cultura, osimo, corridoni campana

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