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Giorno della Memoria: il messaggio del sindaco Pugnaloni

Giornata della memoria 2' di lettura 27/01/2015 - Da molti anni , precisamente con la legge 221 del luglio 2000 , nel nostro paese si celebra “ il Giorno della Memoria' in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte.

Nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati (art.1). Il 27 gennaio 1945 ad Auschwitz- Birkenau i soldati dell’Armata Rossa, liberando i superstiti del campo di sterminio, fecero conoscere al mondo l’orrore e la follia di quel massacro, organizzato lì e in tanti altri luoghi d’Europa per sterminare il popolo ebraico.

Accanto agli ebrei erano stati eliminati, con azioni altrettanto pianificate, oppositori politici, rom, omosessuali, disabili : tutti ritenuti d’ostacolo all’affermazione della presunta “ razza pura”. Oggi dunque, 27 gennaio 2015, ricorrono i 70 anni da quell’avvenimento, ma l’anniversario, purtroppo, risulta particolarmente problematico : gli avvenimenti tragici di Parigi o le molteplici aggressioni subite da ebrei, come anche gli omicidi e le stragi in ogni continente contro i tanti ritenuti “diversi”, richiedono che si faccia seriamente memoria , fuor di retorica. “…….perché dobbiamo ricordare? E che cosa bisogna ricordare? ….

Bisogna ricordare il Male nelle sue estreme efferatezze e conoscerlo bene anche quando si presenta in forme apparentemente innocue: quando si pensa che uno straniero, o un diverso da noi, è un Nemico si pongono le premesse di una catena al cui termine, c’è il Lager, il campo di sterminio” ( così scriveva Primo Levi nell’introduzione di "Se questo è un uomo"). Forse, in anni trascorsi, ci eravamo illusi che il ricordo, la rievocazione di quel tragico passato potesse tenerci lontani da altre follie simili a quelle naziste.

Oggi invece costatiamo con sgomento che così non è; perciò ci richiamiamo ai valori di solidarietà, contro la legge del più forte, al valore della varietà, del pensiero libero contro l’integralismo, al valore del dialogo contro la sopraffazione e la violenza. Per assicurare alla memoria un ruolo davvero essenziale è dunque necessario che la memoria del passato si innesti nel nostro presente, entrando a far parte della coscienza individuale, risvegliandola.


   

da Simone Pugnaloni
Sindaco Osimo 





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 27-01-2015 alle 16:42 sul giornale del 28 gennaio 2015 - 483 letture

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