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Vivere a 4 Zampe: Elso Merlo, 'Io non sto con Telethon'

Elso Merlo 2' di lettura 14/12/2014 - È già diventato virale il video pubblicato pochi giorni fa, in cui il giornalista Elso Merlo spiega in modo pacato e chiaro il proprio dissenso nei confronti di Telethon e nei confronti della sperimentazione animale.

Elso Merlo fa il giornalista da circa quarant'anni ed è il direttore responsabile di Rete Canavese Tv. Dice di non essere 'un talebano delle grandi battaglie, nè un antispecista e nemmeno un animalista (farei un torto agli animalisti veri se dicessi di esserlo). Sono solo uno che si preoccupa del futuro, anche del mio'.

E sono questi i sentimenti che lo hanno spinto a raccontare la propria opinione e a condivire pubblicamente i suoi dubbi e le sue domande nel VIDEO che ha aperto un ampio dibattito.

Viviamo in una società che si trasforma in un lampo. Il primo SMS della storia è stato inviato dall'ingegnere britannico Neil Papworth il 3 dicembre 1992 da un computer a un cellulare sulla rete GSM Vodafone: il testo del messaggio era "Merry Christmas". Oggi, solo una ventina di anni dopo, quante cose sono cambiate?

Ci ha ragionato anche il giornalista Elso Merlo. Dal 1989 a oggi Telethon ha raccolto migliaia di miliardi di euro, ma nessuna delle malattie su cui fa leva la famosa maratona rivolta ai donatori è stata debellata. 'A cosa serve continuare a sperimentare sugli animali? A cosa serve questa vecchia ricerca di inizio 900 in mano alle baronie, alle lobby del potere farmaceutico e non solo, se non ad alimentare loro stesse?' si chiede Elso Merlo.

Già, perchè per le grandi multinazionali del farmaco è importante che il cliente, ovvero il malato, viva a lungo e in assenza di salute, così da continuare ad essere un cliente, appunto. Dunque i veri ricercatori, 'quelli che seguono la strada giusta', non trovano spazio per produrre i loro frutti e si prosegue ancora sulla vecchia strada della sperimentazione animale, considerata da numerosi addetti ai lavori ormai obsoleta. È risaputo, infatti, che alcuni farmaci testati sui primati e risultati non idonei, sarebbero potuti essere usati con successo sugli umani; a riprova di quanto la sperimentazione animale, con le annesse crudeltà, sia quasi o del tutto inutile.

'Ho rispetto dei volontari, di chi non la pensa come me' conclude 'ma fa male al cuore veder strumentalizzati i bambini, i malati, per cercare di portare soldi a chi ne fa il proprio business, e non la nostra salute'.


di Arianna Baccani
redazione@viverecivitanova.it







Questo è un articolo pubblicato il 14-12-2014 alle 23:07 sul giornale del 16 dicembre 2014 - 770 letture

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