Atletica: il capitano di Atletica Osimo Michele Coppari abbandona l'attività agonistica

Parole che ci devono far riflettere sui valori che trasmette lo sport o, almeno in questo caso, lo sport di cui parliamo: l’atletica leggera. “10 anni fa mi presentai in palestra per il mio primo allenamento, non sapevo a cosa sarei andato incontro, pensavo solo di trovare uno sport che mi faceva fare attività fisica come lo pensava ogni dodicenne, ma subito ho capito che avrei trovato grandi compagni di allenamento.
Credo di aver fatto allenamento con mezza Osimo, gente che arrivava, gente che se ne andava. Mi è capitato di tutto, mi sono tolto delle mie soddisfazioni, le mie delusioni, fatto ogni tipo di gara, ma dopo 10 anni per svariati motivi è arrivato il momento di farsi da parte. Pensavo di tutto 10 anni fa, ma di trovare un gruppo così come il nostro non me lo aspettavo e se sono arrivato a fare questo sport fino ad ora è solo merito vostro.
Tutti i giorni al campo a soffrire insieme, a sputare lattacido, ma tutto ciò solo per passare due ore in vostra compagnia. Poi presa la decisione con Giorgio cercavo di vivere ogni momento come se non dovesse mai arrivare la fine … tanto mancano sei mesi … mancano ancora due mesi, avoglia … manca un mese … ultime due settimane godiamoci ogni istante … ultima trasferta, ultima gara, eppoi quell’abbraccio infinito, sincero, profondo, coi tre staffettisti a fine gara, che mi ha fatto capire quanto bene ci vogliamo. Non ho alcun tipo di rimpianto, so che ho dato sempre il 110 % e chiudere proprio con Acquaviva delle Fonti, una finale assoluta, per me è una gran soddisfazione. Grazie. Grazie a tutti.
Per quanto riguarda il nuovo capitano vorrei che ognuno di voi si sentisse un po’ “capitano”, di darvi una mano a vicenda e di correggere un’andatura sbagliata di un compagno o una postura che non va bene, perché si migliora anche osservando gli errori degli altri. Grazie ancora per queste emozioni vissute insieme, che senza di voi non sarebbero state emozioni.” Al “capitano” Michele Coppari un in bocca al lupo per il suo nuovo impegno, in quanto, come spesse succede nello sport, un capitano, un giocatore d’esperienza, mette a frutto il suo bagaglio di conoscenze per insegnarle agli altri, andando a sedersi sulla panchina dell’allenatore (anche se nell’atletica leggera non ci sono panchine).

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 14-11-2014 alle 10:39 sul giornale del 15 novembre 2014 - 813 letture
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