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Unitre: una lectio magistralis del professor Pirani ha aperto il ciclo di incontri sul Medio Evo

unitrè| 2' di lettura 03/11/2014 - Una lectio magistralis con questo titolo accattivante ha dato il via a un ciclo d’incontri sul Medioevo con cui l’UNITRE intende celebrare i venticinque anni della sua fondazione, grazie anche alla preziosa collaborazione dell’Istituto Campana.

Il 25 ottobre l’Aula Magna ha accolto un pubblico numeroso, ricevuto dalla presidente dell’UniTre Antonietta Mattioli e dal prof. Paolo Polenta, Presidente dell’Istituto di Cultura Permanente Campana. Dopo il saluto di benvenuto delle suddette personalità, ha preso la parola il relatore, prof. Francesco Pirani dell’Università degli Studi di Macerata che anche l’anno scorso aveva tenuto una conferenza per l’UniTre nella mitica Biblioteca del Campana.

Per mezzo di slides il relatore ha impostato l’argomento, vertendo sulla genesi del giudizio di valore dato a quel periodo storico ma di quale Medioevo trattare? Il prof. Pirani, ne ha analizzato i vari aspetti: da un lato é considerato come un luogo non contemporaneo che si oppone alla modernità, è il Medioevo nordico, stigmatizzato come il tempo della fame, della peste, delle superstizioni; è qualcosa che vogliamo rimuovere perché negativo e barbarico, come del resto lo considera Voltaire nel '700. Dall’altro lato, ne viene considerato l’aspetto positivo: è il tempo dell’amor cortese, dei castelli, delle dame difese dai cavalieri, è un tempo che suscita un certo rimpianto per quel mondo sibillino, magico e fiabesco.

Bisogna arrivare all’800 romantico per sentire il desiderio di attingere dal passato, è allora che si instaurano i rapporti tra l’antico e il moderno e si sente il bisogno di ritrovare le proprie radici. Quindi sono molti i Medioevi concepiti: da quello che ritrova nel passato l’idea delle banche, dell’associazionismo, l’idea delle piccole patrie e dell’Europa , a quello che predilige il lato mistico del Medioevo, come ha fatto Dario Fo nel suo “Mistero buffo” Pirani ha infine concluso, trattando del Medievalismo ottocentesco come fautore del romanzo gotico, del romanzo storico, delle opere liriche, delle figurine e dei francobolli.

A questo punto della serata, come in tutte le fiabe che si rispettano, è apparsa in sala Madonna Lucia Mazzieri, promotrice di questo e dei futuri incontri medievali, che ha invitato tutti i presenti:“a manducare senza indugio, secondo le lor desianze”. Infatti, nella sala attigua, gli ospiti hanno trovato tre tavoli imbanditi secondo l’uso medievale, con i piatti tipici della cucina del tempo, disposti ad arte tra candele accese e ornamenti floreali, il tutto predisposto e preparato, magistralmente, da Serena Ravaglioli Mazzieri.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 03-11-2014 alle 17:15 sul giornale del 04 novembre 2014 - 347 letture

In questo articolo si parla di cultura, osimo, università della terza età, unitre

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