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M5S: 'su scuola Casenuove dietro front del sindaco Pugnaloni, adesso dice sì al centro ricreativo

4' di lettura 29/09/2014 - Il secondo consiglio comunale dedicato alle audizioni degli amministratori delle società partecipate ha riservato sorprese, non certo eclatanti come quello del 23 settembre, ma comunque interessanti. Erano di turno gli amministratori di IMOS, PARK.O., A.S.S.O., CONEROBUS, Fondazione Grimani-Buttari e Fondazione Bambozzi.

Il piatto forte del giorno è stato indubbiamente la A.S.S.O. La relazione del presidente Fabio Marchetti, a cui auguriamo buon lavoro, ci ha fatto storcere il naso quando ha evidenziato diversi problemi relativi al servizio di assistenza (scolastica e domiciliare) ai bambini e ai ragazzi diversamente abili: la carenza di risorse economiche, il trattamento economico dei lavoratori (o almeno di molti di loro), la difficoltà nell’offrire un congruo numero di ore per tali servizi.

Con onestà Marchetti ha ammesso di non avere al momento una soluzione a questi problemi. Neanche noi abbiamo soluzioni facili e sappiamo bene quanto sia difficile far quadrare i conti. Tuttavia ci permettiamo di suggerire una strada: non si continui nella tendenza nazionale (e purtroppo anche osimana) di comprimere salari e diritti dei lavoratori, e ridurre contemporaneamente le ore dei servizi di assistenza. E’ qui che si vede la civiltà e la solidarietà di una città: non si può risparmiare su queste priorità.

Non possono essere i bambini in difficoltà e le loro famiglie a dover pagare sulla propria pelle, né tantomeno i lavoratori. Inclusione, integrazione, autonomia, indipendenza, sono parole bellissime che devono diventare obbiettivi raggiungibili da ogni essere umano. Il M5S per questo chiede alla A.S.S.O. di redigere un programma dettagliato e sistematico che contempli l’ottimizzazione di questi servizi ad Osimo garantendo dignitose condizioni di lavoro agli operatori. Sulla scorta di questa valutazione l’Amministrazione Comunale deve investire in bilancio i fondi necessari per attuare questo programma, tagliando le spese superflue ed eventualmente quelle in altri settori meno importanti.

E a proposito di spese superflue, capite bene il nostro disappunto quando – a seguito delle domande del consigliere Pasquinelli e della nostra Sara Andreoli sul progetto della A.S.S.O. di costruire un centro ricreativo nel giardino della scuola di Casenuove – il Sindaco Pugnaloni ha fatto capire che, contrariamente a quanto dichiarato in campagna elettorale, oggi sembra favorevole alla costruzione.

Stiamo facendo un accesso agli atti per visionare il progetto e capirci qualcosa di più, per cui ci riserviamo di ritornare sull’argomento con più dovizia di particolari. Comunque resta veramente sorprendente la posizione del Sindaco, perché:

1) il centro ricreativo, da realizzarsi in legno, costa all’incirca 1.200.000 euro: neanche fosse in oro massiccio! E poi alla A.S.S.O. non hanno i soldi per i lavoratori e per il sostegno alle famiglie in difficoltà?! Totò avrebbe detto: ma ci faccia il piacere!

2) nelle intenzioni originali il centro ricreativo doveva trasformarsi successivamente in scuola: un escamotage per aggirare il patto di stabilità. Ora però l’edilizia scolastica non è più bloccata dal patto di stabilità e quindi il Comune può benissimo procedere come da prassi, senza passare per la A.S.S.O. Perché dunque continua a seguire questa strada? A chi giova tutto questo?

Pugnaloni nel frattempo ha motivato la sua “conversione sulla via di Casenuove” con l’ispirazione al principio di partecipazione dei cittadini. Siccome in un consiglio di quartiere nel luglio scorso una folla inferocita, convinta da false voci che “il Sindaco voleva chiudere la scuola”, si sarebbe dichiarata favorevole alla costruzione del centro ricreativo, Simone Pugnaloni si è persuaso a seguire la voce del proprio popolo.

E’ bastato un consiglio di quartiere di un’ora e un pubblico disinformato (soprattutto sui costi del progetto) affinché Pugnaloni cambiasse idea. Peccato però che il percorso partecipativo dei cittadini per difendere il Cinema Concerto e il relativo progetto partecipato di riqualificazione urbana che è durato addirittura anni, non sia stato preso affatto in considerazione dall’attuale Amministrazione Comunale quando ha deciso di vendere il Cinema ai frati francescani. Due pesi, due misure. A che gioco giochiamo, Sindaco?






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 29-09-2014 alle 11:27 sul giornale del 30 settembre 2014 - 1154 letture

In questo articolo si parla di politica, osimo, Movimento 5 Stelle, Movimento 5 Stelle Osimo

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