utenti online

Sanità Valmusone: arriva l'appoggio di Latini al tavolo tecnico proposto da Pieroni

Dino Latini 2' di lettura 19/08/2014 - “Il sistema della sanità della Valmusone è al collasso, l’ho anticipato da tempo ed oggi si verifica quanto di più era prevedibile. La riorganizzazione del sistema sanitario, pur condivisibile nella sua teoria, fa acqua da tutte le parti e mette in serio pericolo il diritto alla salute del cittadino”.

Esordisce così il consigliere regionale Dino Latini in tema di sanità. Nessuna azione di riqualificazione dell’offerta ospedaliera del territorio, nessun potenziamento delle strutture esistenti ancora prima della realizzazione dell’ospedale di rete, il decongestionamento del Pronto Soccorso di Osimo in fase tra l’altro di contestuale e graduale smantellamento che non regge più la pressione per le carenze croniche di personale oltre che l’inadeguatezza della struttura stessa, la precarietà delle Auto mediche che non riescono più a garantire il soccorso d’urgenza.

Il problema della sanità della Valmusone comincia a rappresentare una vera e propria emergenza, dalle 80 alle 120 mila persone, in tempi di turismo, sono private del diritto alla salute e della sicurezza all’accesso dei servizi ospedalieri. Vanno garantite appieno le funzionalità e l’operatività almeno delle strutture esistenti senza salti nel buio, bloccando ogni tipo di chiusura o di spostamento che si voglia attuare, perché già l’esistente è insufficiente.

Appoggio il tavolo tecnico proposto dal collega Pieroni affinché si possano rivedere i piani strutturali ed organizzativi della sanità per ammodernare e migliorare le strutture del territorio portandole agli standard indispensabili di qualità: come può restare l’ospedale di Loreto senza una TAC un giorno di più? In attesa che il nuovo ospedale di rete /Inrca sia realizzato è inoltre importante essere in grado di dare risposte sicure in aree ormai prive di ospedali degni di tale nome. Finora abbiamo sentito tante chiacchiere, visite, sopralluoghi ma poco o nulla nel concreto che tuteli il bene comune del diritto alla salute che spetta ad ognuno di noi. Bisogna agire subito e se non si è in grado passare la mano.






Questo è un articolo pubblicato il 19-08-2014 alle 17:47 sul giornale del 20 agosto 2014 - 1134 letture

In questo articolo si parla di attualità, regione marche, fabriano

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve https://vivere.me/8H4