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E' morto Padre Tommaso Barbona parroco di San Marco

5' di lettura 11/08/2014 - E' MORTO PADRE TOMMASO BARBONA. "Nei passi che accedono alla città celeste. All'età di 73 anni, oggi 11 agosto del 2014, ha reso l'anima a Dio, il sacerdote religioso caracciolino padre Tommaso Barbona, nato il 6 gennaio del 1941, (Trevi n. d. a.)mentre oggi riposa nella pace eterna la salma esposta nella Chiesa di San Marco, Osimo - Ancona.

Porgiamo l'estremo saluto a questo grande missionario caracciolino nelle terre africane e attuale parroco della parrocchia di San Marco. Funerale domani alle 16 nella parrocchia di san Marco Osimo". Così Padri Caracciolini, sul Loro sito, annunciano la morte di Padre Tommaso. Era Parroco della parrocchia S. Marco di Osimo dove si era insediato il 29 dicembre del 2012 con una Concelebrazione eucaristica presieduta dal Vicario Generale della Arcidiocesi Ancona-Osimo, Mons. Roberto Peccetti.

In quella occasione ebbe modo di dire: “Quando Mons. Peccetti mi ha fatto ripetere le promesse, quelle non erano solo parole, ho sentito tutto dentro al mio cuore, ho provato una grande emozione. Io che sono stato in Africa e non ho avuto paura delle lance, delle frecce, dei kalashnikov, stavolta devo dire che ho un po’ di paura, ma svanirà. Nel Vangelo che abbiamo ascoltato oggi, c’è un passo che mi ha colpito particolarmente, quando si dice che San Giuseppe dopo aver ascoltato l’angelo, senza dire nulla, prese Maria e il bambino e si diresse con loro verso l’Egitto, ecco io vorrei essere come San Giuseppe che nulla chiede, ma ascolta la volontà di Dio".

Chi sono i Padri Caracciolini?

È il 1° luglio del 1588 quando l’ordine dei Chierici Regolari Minori (con sigla CRM, ndr) viene approvato da Papa Sisto V, a Napoli ottenendo la Chiesa Santa Maria Maggiore. I fondatori furono Giovanni Agostino Adorno insieme all’abate Fabrizio Caracciolo e Francesco Caracciolo. Dei tre, fu solo l’ultimo ad essere innalzato agli altari ed è ritenuto il principale fondatore ed è da lui appunto che i religiosi prendono il nome di Caracciolini.. Nel 1594, in Spagna, a Madrid, viene concessa la I fondazione con la consegna della Chiesa di San Giuseppe, successivamente cambiata con la Chiesa di Santo Spirito. Negli anni, l’attività dei Caracciolini è intensa, nel 1595 vi è la I fondazione a Roma, dal 1717 al 1764 inizia l’attività missionaria in Cina. Si ricordano inoltre: la I fondazione negli USA nel 1932, nel 1972 è la volta della Germania a Münster, un luogo ricco di immigrati italiani, nel 1984 in Congo, nel ’93 in India, nel 2001 nelle Filippine ed infine nel 2005 in Kenya. I Caracciolini si dedicano al ministero sacerdotale e a varie opere di misericordia e hanno l’obbligo dell’adorazione al S.S. Sacramento per un’ora al giorno.

San Francesco Caracciolo è sepolto a Villa Santa Maria in provincia di Chieti ed è Patrono dei Cuochi d'Italia che in questa città hanno una delle scuole più prestigiose. In occasione del 450 anniversario della nascita (1563-2013) le spoglie mortali del santo hanno fatto sosta per qualche giorno nella Parrocchia San Marco di Osimo. Molto partecipati i momenti di preghiera che hanno permesso ai fedeli di apprezzare un santo poco conosciuto dalle nostre parti e con il quale abbiamo avuto un legame di intensa preghiera in occasione della preparazione del XXV Congresso Eucaristico Nazionale che si è celebrato nel 2011 in Ancona quando la sua urna sostò per qualche tempo nel Duomo di san Ciriaco.

La presenza in Ancona non fu occasionale, ma derivante da un altro suo appellativo oltre che fondatore dei Chierici Regolari Minori e Patrono dei Cuochi d'Italia: apostolo dell'Adorazione Eucaristica Perpetua. S. Francesco Caracciolo, discendente da una famiglia principesca, guarito da una grave malattia decise di rinunciare a tutti i suoi beni e titoli nobiliari per consacrarsi totalmente al servizio di Dio e degli uomini. Si recò a Napoli per studiare e diventare sacerdote, durante gli anni di questa preparazione coltivò un grande spirito di preghiera sostando spesso davanti al SS. Sacramento dell'Eucaristia e, per aiutare il prossimo, si iscrisse alla Compagnia dei Bianchi che aveva lo scopo di assistere gli infermi, i poveri, i carcerati e i condannati a morte.

Con Agostino Adorno e Fabrizio Caracciolo fondò l'ordine più sopra richiamato che ai tre voti principali e comuni ad altri ordini: povertá, castitá ed obbedienza aggiunsero quello di "non ambire a dignitá ecclesiastiche". In vita si distinse in modo particolare per una intensa spiritualitá eucaristica: l'adorazione davanti al tabernacolo fu la sua vita, ad essa dedicava il maggior tempo possibile". "Nel 1925 i Vescovi abruzzesi scelsero san Francesco Caracciolo come Patrono dei Congressi eucaristici e di tutto il movimento eucaristico della regione Abruzzo.Il 26 marzo del 1996, per la riconosciuta professionalità dell'arte culinaria dei cuochi di Villa S. Maria, le cui origini si fanno risalire alla famiglia Caracciolo, dopo una consolidata venerazione del Santo da parte dei cuochi villesi e italiani e con la richiesta della Federazione Italiana Cuochi e con l'approvazione della Conferenza Episcopale Italiana, la S. Sede ha dichiarato s. Francesco Caracciolo Patrono dei Cuochi d'Italia".


   

da Arcidiocesi Ancona Osimo






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-08-2014 alle 16:44 sul giornale del 12 agosto 2014 - 1388 letture

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