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Il comandante Galassi difende il lavoro svolto dalla municipale a Passatempo nella notte dell'alluvione

4' di lettura 09/05/2014 - E’ comprensibile la rabbia e la frustrazione di chi, improvvisamente, si è trovato la propria abitazione invasa da acqua e fango, subendo in pochi minuti ingenti danni e rischiando, in qualche caso la propria vita.

“Questo stato d’animo - dichiara il comandante della Polizia Municipale magg. Graziano Galassi - l’ho provato anch’io durante l’alluvione del 2006, ritrovandomi, improvvisamente, la casa allagata e subendo non pochi danni. Momenti difficili superati con il solo aiuto dei vicini perché tutte le forze di soccorso disponibili erano concentrate ad Osimo Stazione/Aspio, dove vi era più necessità. Pur non facendoci piacere, abbiamo cercato, io e i miei colleghi, di comprendere uno sfogo dettato dalla rabbia e dalla frustrazione di quanto appena successo ed ancora non completamente assorbite, coscienti di aver fatto il proprio dovere con la massima abnegazione.

Aver riletto anche nei giornali locali di mercoledì che delle pattuglie della Polizia Municipale non si sono fermate ad una richiesta di aiuto, non può rimanere senza una risposta chiarificatrice, soprattutto per rispetto di noi stessi, della nostra professionalità e dei colleghi delle altre città italiane” aggiunge Galassi.

I FATTI. Nella notte di sabato 3 Maggio c.a., tra le ore 03.45 e le ore 04.00, unitamente all’agente P.M. reperibile, venivamo allertati da una residente della frazione di Campocavallo per una grande quantità di acqua e fango che stava invadendo diverse vie della frazione. Portatosi sul posto, l’agente reperibile Paoltroni Stefano vi trovava anche una unità operativa dei VV.FF. e una pattuglia dei Carabinieri della Compagnia di Osimo.

Avuto conferma che la situazione stava diventando sempre più grave e che alla zona di Campocavallo si aggiungeva quella di Passatempo, si provvedeva ad allertare il sindaco, e, in accordo con i responsabili della Protezione Civile Comunale si attivava il C.O.C. (Centro Operativo Comunale). A questo punto il compito usuale e principale della Polizia Municipale è quello di precipitarsi nei luoghi dove la presenza di acqua e fango sulle strade può mettere a repentaglio la sicurezza della viabilità, provvedere alla loro chiusura, isolare le zone interessate da esondazioni e allagamenti e, contemporaneamente, segnalare altre situazioni critiche al C.O..

E’ un lavoro oscuro, da “mediano”, non sempre compreso nella sua importanza di evitare ulteriori pericoli e danni. Quella mattina, tra le ore 05.00 e le ore 08.00, sono passate in via Paradiso, in successione, tre pattuglie per isolare le zone “Sette Finestre”/”Confluenza”/”Laghi sportivi” di Via Cagiata. La prima pattuglia mandata, si è dovuta fermare in prossimità del Cimitero di via Paradiso per soccorrere un’anziana signora caduta sul terreno scivoloso, accompagnandola, poi in prossimità della propria abitazione.

Una seconda pattuglia è stata quindi mandata a sostituirla, perché era diventato urgentissimo isolare le suddette zone dato che fiumi e fossi erano esondati in diversi punti coprendo strade e ponti, tanto che è stato necessario mandare di rinforzo una terza pattuglia. In una di queste pattuglie mandate di rinforzo, prestava servizio un ufficiale parente di una delle due uniche famiglie interessate all’allagamento delle proprie abitazioni, e lui stesso residente in Via Paradiso. Nell’altra pattuglia prestava servizio un sottoufficiale, residente nella frazione di Passatempo, con un fratello che abita in una casa appena sopra a quelle interessate dall’alluvione, ma rimasta praticamente indenne.

Dovrebbe essere inutile aggiungere che le suddette pattuglie come minimo non hanno notato nessuno che chiedeva il loro aiuto, altrimenti non avrebbero senz’altro esitato ad intervenire, come d’altronde hanno fatto con l’anziana signora soccorsa nei pressi del cimitero. Da precisare, infine, che nessuna segnalazione in merito era pervenuta alle pattuglie dal COC, perché anche loro all’oscuro della situazione, né risultano chiamate da parte degli interessati al numero del nostro comando. Non si pretendono elogi per quello che si fa per dovere (oltre che per altruismo e senso civico), ma essere tacciati per quelli che non si fermano ad una richiesta di aiuto richiede senz’altro un dovuto chiarimento, in amicizia e senza alcun rancore.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 09-05-2014 alle 15:52 sul giornale del 10 maggio 2014 - 773 letture

In questo articolo si parla di attualità, osimo, Comune di Osimo

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