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Offagna: nel pranzo annuale Federcaccia ribadita l'utilità sociale dell'attività venatoria

2' di lettura 27/02/2014 - Sabato 22 Febbraio 2014 si è svolto ad Offagna il pranzo annuale della sezione comunale della Federcaccia, durante il quale ha preso vita un’ interessante dibattito denominato “Date a Cesare ciò che è di Cesare…”, derivante dalla consapevolezza del ruolo positivo dell’attività venatoria nella società moderna.

Erano presenti il sindaco di Offagna, Stefano Gatto, il presidente della Federcaccia, Ivo Amico, e il presidente uscente della sezione comunale Mario Benedettelli a cui, con grande affetto e commozione da parte di tutti i suoi amici cacciatori, è stato donato una targa di onorificenza. Mario Benedettelli per venti anni ha svolto il ruolo di presidente della sezione Federcacciatori di Offagna. I responsabili della Federcaccia di Offagna, nel corso dell’incontro, hanno evidenziato che “sembrerebbe che si possa fare a meno del cacciatore, ma non è così. Ambientalisti e politici oggi invocano l’aiuto del cacciatore cercando di non pubblicizzare il fatto presso l’opinione pubblica per non sminuire l’etica delle aree protette.

La piaga dei cinghiali, per non parlare di quella dei corvidi e altre specie, sarebbe devastante per l’ambiente se non ci fosse il cacciatore, è tempo che tutti ne prendano coscienza!”. “I Parchi – hanno proseguito i Federcacciatori - sarebbero solo un grande allevamento intensivo a cielo aperto, quindi focolaio di malattie epidemiche. Ambientalisti e animalisti, a livello regionale, arruolano cacciatori destinati all’ abbattimento sistematico di cinghiali: solo nel Parco del Conero vengono abbattuti circa 2mila capi all’anno.

È ora di rivalutare il cacciatore, ricordando che se non esistesse questa figura, ad esempio, la viabilità sotto il profilo della sicurezza verrebbe seriamente compromessa”. “Il cacciatore – hanno concluso - chiede rispetto e riconoscenza da parte di tutti i cittadini. Ci auguriamo, a questo punto, che tutte le associazioni venatorie richiamino alla regola del bene comune quella parte di cacciatori a loro iscritti che svolgono l’attività di ‘selettori’ all’interno delle aree protette, sensibilizzandoli ai problemi dell’intera categoria, nonché invitare i consiglieri regionali a sedersi attorno ad un tavolo esortandoli a ragionare sul piano del rispetto reciproco”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 27-02-2014 alle 11:41 sul giornale del 28 febbraio 2014 - 680 letture

In questo articolo si parla di attualità, offagna, comune di Offagna

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